venerdì 20 aprile 2012

Cuore di Brad

Dal Giornale del Popolo del 20 aprile
Evidentemente il campionato dei compagni sex symbol non gli bastava. Brad Pitt è deciso a piazzarsi bene anche in quello degli uomini attenti, premurosi e dotati di buon gusto. Così non solo ha deciso di fare di Angelina una donna onesta (mai espressione fu più cara allo spirito di questa rubrica), ma addirittura di farlo con tutti i crismi, consegnandole un bellissimo anello del valore di 250 mila dollari che lui stesso ha progettato con un anno di duro lavoro. È di fronte a questa notizia di qualche giorno fa che abbiamo iniziato a fantasticare di un uomo perfetto che consola la propria donna reduce da uno dei parti dicendole “sei bellissima” e mentendo spudoratamente con quei “ti vedo in forma”. Uno che, mentre lei è ostaggio di ormoni barbari e scatenati, si occupa degli altri figli, quelli adottati. Gestisce la truppa dei più grandi, consola i piccoli specializzandosi nel gesto di ninnare uno con una mano e di spingere l'altro nella carrozzina. Probabilmente l'ha liberata dal complesso del ciuccio, assicurandole che il neonato non dovrà andare dall'analista solo perché quella notte, nel delirio di un pianto inconsolabile, i suoi genitori hanno abdicato a tutti i princìpi professati nei mesi precedenti e gli hanno ficcato in bocca il ciuccio che custodivano nel cassetto dei “non si sa mai”. Insomma se tanto mi da tanto, Brad Pitt è un padre e un compagno normalmente straordinario. Come David Beckham. Forse sono molto più simili alle famiglie normali di quanto noi pensiamo. Con la differenza che le loro mogli sono lì a pregarli di girare per casa in canotta e boxer per prendere di petto la depressione post partum.

venerdì 13 aprile 2012

Lo sciacquacervello che funziona da 25 anni

Dal Giornale del Popolo del 13 aprile la terza ultima puntata della fenomenologia di Beautiful
Beautiful è a suo modo persino religioso nel credere nella risurrezione dei corpi. Certo, un po' prima dell'ultimo giorno. Bene o male sono “risorti” un po' tutti. Ridge dopo essere caduto in una fornace ardente, Taylor (madre di alcuni suoi figli e sua moglie a diverse riprese) dopo diversi incidenti, di cui uno in aereo che la fece risvegliare in un harem di uno sceicco impersonato da Kabir Bedi. Quello di ascendenze “sandokaniane” è uno dei pochi scenari esotici. Per il resto le ambientazioni sono ridotte al minimo, forse per questione di costi, forse per rassicurare le spettatrici che lo seguono con fedeltà intermittente ma passione immutata, da anni. Quindi l'ufficio di Ridge è teatro di litigi, riunioni aziendali e amplessi. Quello di Thorne (il fratello bamboccione) significativamente dislocato nello scantinato dell'azienda di moda di famiglia. Anche lo scenario della seduzione è sempre lo stesso. Candele accese, caminetto che scoppietta, lingerie sexy e l'inquadratura che sfuma quando i corpi si uniscono e lo fanno (beninteso) senza mostrare mai un centimetro di pelle più del necessario. È talmente facile e “troglodita”, come scriveva non senza un'ombra di malcelato disgusto la buona Natalia Aspesi su Repubblica qualche tempo fa, che sembra funzionare. E in effetti funziona come sciacquacervello dopo i pasti da ben 25 anni. Perché l'ultimo, grande, insegnamento di Beautiful è che non c'è cosa più geniale della frivolezza. (3. Fine)

giovedì 12 aprile 2012

Beautiful, le suocere e la "bionditudine"

Dal Giornale del Popolo del 5 aprile la seconda puntata della fenomenologia di Beautiful
Essenzialmente basato su princìpi conservatori (mai aborti procurati né relazioni omosessuali hanno trovato cittadinanza da quelle parti), il copione di Beautiful ha la missione di sfidare i luoghi comuni per conservarli. Da quelli sulle suocere a quelli sulle bionde. E non è un caso che la prima sia Stephanie Forrester, mamma di Ridge e cornificata più volte dal marito, e la seconda sia Brooke Logan, la “ragazza della vallata” che più volte ha impalmato Ridge e altri membri della sua famiglia (tra cui il marito di Stephanie). Il divertimento dei maschi costretti davanti a Beautiful è ricostruire gli amplessi e i matrimoni; quello delle femmine è nel capire che tutto accade perché niente mai accada. Rassicurante come una relazione ben rodata, Beautiful è irresistibile perché non sorprende mai. Ogni volta che Stephanie si mostra gentile e accondiscendente con Brooke una donna sa che c'è qualcosa sotto, perché non è dato conoscere pace tra nuora e suocera (le due restano tali anche quando momentaneamente Brooke non è sposata con Ridge). Analogamente non si conosce uno stato di onnipotenza, sex appeal e capacità manipolatoria come quello associato alla bionditudine. Per questo Brooke vincerà sempre sull'eterna rivale Taylor, di professione psicologa e donna per bene. Così, mentre Taylor psicanalizza Brooke e le sue tare mentali, quell'altra le seduce figli e mariti a ripetizione. A dimostrazione che non c'è strategia di una mora che possa battere l'istinto di una bionda. (2. Continua)

Beautiful ha dei princìpi

Sul Giornale del Popolo del 29 marzo è iniziata la fenomenologia di Beautiful firmata dalla Ficcanaso. Stiamo riflettendo sull'opportunità di avviare un dottorato di ricerca sul tema.
Diffidate di chi dice di non aver mai perso una puntata. Uno dei segreti di Beautiful è proprio il non richiedere allo spettatore quella fedeltà che nessuno dei suoi protagonisti conosce né pratica. Si possono passare mesi o anni senza guardarlo, poi basta capitare un giorno per caso su Canale 5 dopo pranzo ed è come tornare in un locale un tempo amato e frequentato assiduamente. Possono esserci personaggi nuovi e intrighi freschi, ma lo schema comportamentale è sempre lo stesso e generalmente è basato su alcuni princìpi rassicuranti che si ripetono negli anni e che ci hanno più volte fatto ripetere che Beautiful è come il greco e il latino: insegna il metodo. Primo: la famiglia viene prima di tutto. Non c'è tradimento, sotterfugio, bassezza che non sia motivato dalla pretesa salvaguardia della famiglia come bene supremo. L'unità della famiglia è ben più importante della sua composizione, dunque piuttosto che rischiare di romperla (la famiglia) è sempre meglio allargarla. Tanto i dividendi aziendali ci sono per tutti. A Beautiful l'amore trionfa per contratto e non sono ammesse turpitudini come l'incesto. Nel caso in cui ve ne sia l'orribile sospetto si ricorre al test di paternità. E qui siamo a un altro caposaldo della soap che ha da poco compiuto venticinque anni: nessun padre può essere ragionevolmente chiamato tale fino a che non ci sia un test di paternità ad attestarlo. E così si apre il gustoso capitolo dei test del dna manomessi, perché Forrester e compagnia sono degli amatori tali che non si contano le donne che sostengono di portare in grembo un frutto del loro seme. Perché Beautiful, a suo modo, è rigorosamente pro life. (1. Continua)