venerdì 26 maggio 2017

Io Chiara, tu Fedez

Dal Giornale del Popolo del 12 maggio

In una delle ultime dirette Instagram all'aba dall'ennesimo aeroporto, con le felpe di Gucci, gli occhiali da sole e il telefono sempre in mano, lui lamenta che alle cinque di mattina lei trovi li tempo e la voglia di filmare la loro attesa, lei ribatte che i suoi follower sono internazionali e per questo l'orario non è un problema per nessuno. I maliziosi dicono, infatti, che a spingere Fedez ha legarsi a Chiara Ferragni sia il bisogno di diventare famoso anche fuori dall'Italia, che per un rapper di Buccinasco-Rozzano è comunque una motivazione tutt'altro che banale. La proposta di matrimonio in diretta all'arena di Verona ha messo all'opera i nostri migliori commentatori, con l'obiettivo, ininfluente quanto ricercatissimo, di capire se tutto quello spettacolo fosse costruito. Tutti rispondono assolutamente sì, riservando un'espressione di compatimento a quelli che hanno qualche dubbio. Da quando seguo la coppia da milioni di follower, come tutti la chiamano, ho capito quanto faticosa sia la loro vita pensando seriamente a un titolo di dottorato per qualche valente studioso in comunicazione: Dell'impossibilità di non amare Fedez e Ferragni che si dedicano al proprio egocentrismo con uno zelo e una costanza che noi non riusciamo a mettere in campo neppure per le creature che abbiamo partorito. Loro hanno invece partorito e costruito con anni di sacrifici quello che sono. Certo, qualcuno obietterà che non si capisce che sacrificio sia vestirsi ogni giorno in un modo nuovo e diverso e fotografarsi con la bocca a cuore, lo sguardo complice, il sorriso spontaneo. Invece io li capisco. Il loro amore è certo più fotogenico dei nostri, ma ne condivide le gioie da Sandra e Raimondo. E forse, per questo, è più autentico di quanto pensiamo.

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