venerdì 6 dicembre 2019

La novità? Sopravvalutata


Novelty is overrated” scriveva qualche settimana fa la rubrica Smart Living del New York Times. Non fidiamoci, insomma, delle movimentate vite degli altri che sbirciamo su Instagram. Esperienze esclusive, corse in mezzo alla natura, cibo gourmet. Il feed scorre insieme all’invidia e spento il telefono resta un retrogusto amaro, giusta anticipazione delle tagliatelle all’olio e delle polpette diffuse nel sugo di pomodoro che troveremo in tavola. La vita degli altri è invidiabile non solo perché più splendente ma perché varia, originale, movimentata. Di certo non ogni giorno uguale a sé stessa come la nostra. Ma è davvero la novità che vogliamo?
No, dice il New York Times. O meglio: non sempre. La nostra mente è in tale continuo movimento che non siamo mai totalmente e continuamente presenti mentre facciamo una cosa (che sia leggere un libro, guardare un film o provare un nuovo ristorante), perciò la ripetizione è la nostra occasione per scoprire nuovi livelli di esperienza, per non perderci nulla. Non è un caso che i bambini, almeno fino ad un certo punto della loro vita, adorino la ripetizione, ne ricavino gusto e sicurezza.
Al termine di questo prologo e più ancora al termine della lettura del citato articolo del New York Times cercherete di essere più indulgenti con voi stessi. Forse persino con gli altri. Tra pochi giorni ricorre un anniversario di peso e finirete nello stesso ristorante di sempre. Ma con uno spirito diverso da quello – imbronciato – di sempre. Perché avventurarsi in zone sconosciute della città quando sotto casa c’è tutto quello che si può desiderare? L’ultima volta che avete provato un nuovo ristorante siete usciti con la fame. Questa volta abbandonerete le smanie di novità, farete pace con la monotonia e sarete incredibilmente felici. Non ci sarà nessun regalo nascosto sotto il tovagliolo del ristorante di sempre. Non c’è mai stato. Neanche al fidanzamento quando lui parlava, tutto misterioso, di un regalo da scegliere insieme a scapito della poesia e tu fantasticavi di anelli antichi che divenivano segno di un amore nuovo. Ore di equivoci fino a che lui con un sorriso svelava di volerti portare al Mediamarkt: a scegliere la tv per casa nuova. I minuti sembreranno anni mentre sarete indecise tra amarlo e odiarlo. Finirete per decidere di amarlo. Come da dieci ripetitivissimi anni a questa parte.

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