domenica 11 aprile 2021

Orietta, il liscio e il mare

Da Ticino7 del 13 marzo 2021

Nella più completa e totale incoscienza, abbiamo iniziato a prenotare pezzi di vacanze. Oggi le foto di quella casa sul mare ci rendono forti e speranzosi, insieme alle giornate che si allungano. Su quel terrazzo che ricorda quello di Montalbano fantastichiamo di chiacchiere, calici di vino e sigarette a notta fonda. Sappiamo che è molto più probabile che quel mare impetuoso ci veda addormentate prima del tramonto e lo consideriamo comunque un lusso. C’è stato un momento imprecisato dell’inverno in cui abbiamo capito che prenotare ci avrebbe dato forza. E oggi che tremiamo nel pensare cosa ci riserverà il futuro, sappiamo che aver riservato ci dà speranza; un po’ come la giacca leggera comprata pochi giorni prima di essere rinchiusi in casa. 

Quella stessa ingenua speranza che, a ormai una settimana dalla chiusura del festival di Sanremo, ci ha trasmesso Orietta Berti, già destinataria di tutto il nostro entusiasmo prima dell’apertura delle danze. Dal duetto Maneskin-Manuel Agnelli ci aspettavamo i sentimenti strappa mutande che in effetti si sono scatenati, dall’usignolo di Cavriago l’eleganza che abbiamo avuto. “Grazie Amedeo”, ha detto salutando dopo l’esibizione della terza sera. Come quelle zie che ti guardano accondiscendenti quando ti fai il ciuffo di capelli strano e ti fai chiamare in un modo nuovo, magari Amadeus come il conduttore di Sanremo, ma per loro resterai sempre il tuo nome di battesimo. Orietta e con lei i meravigliosi Extraliscio ci hanno fatto venire voglia di qualcosa di antico che oggi appare più rivoluzionario che pensare alle vacanze: ballare.

Coi loro brani da balera ci siamo immaginati alla sagra della tagliatella sulla Riviera Adriatica oppure a quella della bistecca nelle colline dell’entroterra marchigiano. Seduti sulla panca intorno ai tavoli condivisi rivestiti di carta, con il bicchiere basso di vino e le tagliatelle al sugo trangugiate prima di scatenarsi a ballare, restando – noi giovani o presunti tali – a lato della pista, perché il centro è dei vecchi, quelli che si allenano tutto l’anno e volteggiano con una grazia senza pari guardandosi negli occhi, mentre noi fantastichiamo di quanto debbano essere innamorati per farlo. A loro il nostro sentimentalismo non interessa, sanno che il segreto è restare occhi negli occhi senza mai guardare i piedi. Fissare lo sguardo su ciò che dà la direzione, può essere anche una serata in riva al mare.

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