Da Ticino 7 del 1 novembre 2019
Esce in questi giorni al cinema il
film di Downton Abbey. I trailer anticipavano grandi ritorni, baci tra
protagonisti non identificabili e sullo sfondo una attesissima visita della
regina. Al cinema ritroveremo tutti i protagonisti di una serie che si è
immediatamente imposta nella categoria sociale di pettegoli e nostalgici a cui la
ficcanaso orgogliosamente appartiene.
La storia è ambientata nella
tenuta di una famiglia aristocratica inglese all’indomani del naufragio del
Titanic, episodio che si è giocato i sogni di una generazione e non solo
quelli. Sulla nave viaggiava infatti il ricco promesso sposo di Lady Mary,
maggiore delle tre figlie del conte di Downton, destinata a sposarsi con un
buon partito in grado di mantenere i conti in rosso della tenuta. La cosa
interessante, ciò per cui Downton Abbey viene particolarmente apprezzato in
questa nostra epoca di crisi, è che narra la difficile lotta per la
sopravvivenza e la capacità di rinascita di un mondo in declino. Un mondo di
aristocratici che devono fare i conti con meno maggiordomi e servitù, con ragazze
che indossano i pantaloni, servette che portano in cucina sbattitori elettrici,
cameriere che si dimettono per cercare fortuna come imprenditrici dopo
un’eredità inattesa.
“Life at Downton Abbey is all at
second chances”, dicono i trailer e le sinossi con cui siamo stati bombardati
nelle settimane scorse. Ed è vero. Non c’è personaggio la cui vita non sia
radicalmente cambiata nel corso delle sei stagioni della serie. Persino il più saldo
baluardo del conservatorismo aristocratico, la matriarca Lady Violet, compirà
dei passi inattesi.
Ma a rendere davvero
irresistibile Downton, a farci attendere ogni puntata come si attendevano
quelle di Beverly Hills 90210 il giovedì sera di un secolo fa, è la capacità di
creare un mondo in cui buone maniere, perfidia e pettegolezzi sono presenti in
dosi massicce da automedicazione. È una soap opera senza le lentezze tipiche e
insopportabili del genere. È una soap opera per gente mediamente alfabetizzata.
Forse è solo una serie tv, direte voi. Ma ricorda tanto la televisione perbene
e insieme audace di una volta. E per noi ficcanaso è una goduria senza pari.
Certamente il film non sarà all’altezza, ma ci darà senz’altro ottimo materiale
per spettegolare con le amiche.
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