Da Ticino7 del 15 novembre 2019
I microbi repellenti che cercano
di invadere il corpo, scatenando la reazione di un esercito eroico e candido,
quello dei globuli bianchi. Un Maestro bianco e onnisciente, che dal cervello
controlla tutto quello che accade e coordina una macchina meravigliosa in grado
di mettere in campo risorse portentose: il nostro corpo. La maggior parte delle
persone che conosco sa quel che sa del corpo umano e del suo funzionamento grazie
al cartone animato francese Siamo fatti
così. Ebbene sì: se ad ogni ferita o starnuto immaginiamo di avere dentro
di noi una colonia di esseri assurdi che si attivano per intervenire e
impedirci di perdere sangue fino alla morte e intoniamo una canzone di Cristina
d’Avena, è per colpa e per merito di un cartone tornato prepotentemente di
moda.
Nelle settimane scorse, infatti,
è uscita la notizia che Siamo fatti così
è ora disponibile anche su Netflix, nella meravigliosa prateria dello
streaming. Niente sveglie puntate all’ora in cui il cartone va in onda in
qualche rete sconosciuta, niente acrobazie su Youtube. L’educazione della prole
e l’introduzione divertente al mondo della scienza sono a portata di mano. L’operazione
ha tutto per diventare popolare, facendo leva in eguale misura sulle velleità
educative e lo spirito costantemente nostalgico del genitore.
Stasera si guarda la tv
Le creature che generalmente
devono elemosinare una mezz’ora di cartoni di fronte a una madre che propone
l’ennesimo torneo di briscola sono spiazzate quando lei, spontaneamente, prende
il telecomando e accende la tv. “Stasera vedrete un bel cartone che la mamma
adorava alla vostra età”. L’emozione è tale che non c’è il tempo di rendersi
conto di quanto sia trombona e vecchia una frase del genere. Neanche il tempo del download dell’episodio e
diventiamo la peggior caricatura di noi stessi, con la sicumera di chi è
convito di aver vissuto l’età dell’oro. Del resto, solo pochi giorni prima il
ritrovamento di Gira la moda in
soffitta ci aveva mandato in sollucchero. Le bambine avevano trovato i nostri
vecchi disegni e iniziato a creare i loro. Per festeggiare ci sediamo tutte sul
divano con i pop corn. A cosa serve mangiare sano o fare la dieta quando si può
apprendere senza sforzo guardando la tv?
Basta cellule
Il bello dell’on demand è che puoi
iniziare dall’inizio, non salire in corsa a cartone iniziato su una puntata a
caso. E l’inizio è proprio l’inizio. La terra, la formazione degli oceani, il
brodo primordiale. Le domande arrivano a raffica e non basta mettere in pausa
ogni secondo. Nel giro di pochi minuti siamo alle cellule, i mitocondri, il dna
e il patrimonio genetico. Rovisto nella memoria: della prof di scienze ricordo
solo i jeans a vita alta e gli occhiali da segretaria di Ghostbusters. Proseguo
spiegando a caso e pronunciando frasi di cui non sono minimamente certa. La
scimmia, l’uomo, i dinosauri. “Ebbene sì, bambine, il coccige è un’eredità
della coda delle scimmie dalle quali discendiamo”. Il tempo di pensare che
forse dovremmo presentargli anche le tesi creazioniste (giusto per vedere la
differenza) e siamo alla fine della prima puntata. “Ma queste cellule, cellule
qua, cellule là. Adesso possiamo vedere Geronimo Stilton per favore?”. Mai una
soddisfazione: sono esattamente come la madre, prima dell’effetto nostalgia.
Però sanno benissimo la sigla. Siamo fatte così.
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