domenica 10 ottobre 2021

Dieci minuti per tutto

Da Ticino7 del 2 ottobre 2021 

Giulia è una tonica signora di mezz’età con un passato di surgelati seppellito da ventiquattro comode rate a tasso zero. Il robot da cucina che oggi mi sta presentando (spoiler inutile: me l’ha venduto) è diventato prima il suo alleato in casa e poi io suo lavoro a tempo pieno. Il primo figlio l’ha tirato su a pane confezionato e bastoncini Findus, l’ultimo porta a scuola tegolini fatti in casa dalla mamma, perché con questo marchingegno il pan di Spagna si fa in dieci minuti e i bambini, se li tiri su con i sapori genuini, le merendine te le tirano dietro. Sull’onda del pan di spagna in dieci minuti, il sugo in altrettanti, il riso un po’ di più con l’inestimabile vantaggio di dimenticarsene, Giulia ha lasciato il lavoro a tempo pieno in una multinazionale per darsi a sessioni di presentazione e formazione, guadagnando l’agognata flessibilità e soprattutto soddisfazioni senza pari. Perché una donna a cui hai insegnato a fare il budino in dieci minuti e a pianificare la spesa settimanale tramite app in altri dieci minuti, non sarà solo una cliente, ma una devota estimatrice. 

Le altre invitate alla presentazione ascoltano a bocca aperta. Immaginano un futuro radioso. Ogni volta che nessuno risponderà alla fatidica domanda “cosa cuciniamo oggi?”, ogni volta che qualche distratto componente della famiglia dirà “quello che vuoi”, ritornando ad armeggiare con il telefono e facendoci ripiombare nella solitudine di quella che ha un mestolo in mano e non vuole decidere nulla, ma solo togliersi un’incombenza; ogni volta basterà accendere il robot da cucina, digitare il nome di un qualche avanzo rimasto in frigorifero oppure chiedere suggerimenti a caso. E non solo lui avrà una risposta. Non solo mostrerà centinaia di ricette selezionate per noi, ma ci seguirà passo passo, avvisandoci con una musichetta ogni volta che è tempo di passare allo step successivo della ricetta. Ci ascolterà, troverà una soluzione e ci seguirà.

Io non lo so se faremo mai davvero il sottovuoto, il formaggio, il dado fatto in casa. Non lo so se questo è un ultimo tremendo effetto collaterale di questa pandemia che ha ribaltato tutto. So che ho dieci minuti per il pan di spagna, dieci per gli addominali, dieci per sistemare il guardaroba, dieci per curare le piante sopravvissute all’estate, dieci per leggere un paio di pagine. E tutto il resto del tempo potrei usarlo per mangiare il pan di Spagna.


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