domenica 10 ottobre 2021

Quante poche stories in vacanza

Da Ticino7 del 4 settembre 2021 

Il cellulare ha sostituito facilmente la Settimana Enigmistica in bagno e sotto l’ombrellone. La vita degli altri ci scorre davanti come un film troppo veloce senza sottotitoli: Chiara Ferragni in barca, l’Estetista Cinica a Porto Venere a crucciarsi perché dovrà trattenere la pancia per entrare nel vestito del red carpet di Venezia. Mezzo mondo a Marzamemi, un’altra metà in Grecia a scoprire che è bella quasi quanto l’Italia. Ex colleghi a Scicli, famiglie felici a Riccione. Famiglie spezzate al mare. Non sono a Marzamemi. Perciò sono in Puglia. Le compagnie numerose vagano tra agriturismi sparsi in Umbria e Toscana. Poi però ogni nucleo famigliare si sposta al mare. La Sardegna è sempre in testa. La barca è una grande scoperta anche per i non ricchi di nascita. Paolo Stella, influencer e tante altre cose, ha costruito una casa meravigliosa a Cefalù. Sicilia, ancora. Chiara Ferragni si sposta a Capri e mangia degli ottimi spaghetti alle vongole, le sorelle pubblicano analoghe foto dal ristorante. I cannoli siciliani hanno fatto ingrassare tutti. Sicuramente quelli di Marzamemi. Alcuni si lamentano infatti di essere ingrassati e cominciando a tornare a casa ci ammorbano con i propositi detox. Qualcuno tira il fiato in montagna, mostrando il maglione “di cotone pesante” dello stilista che ci svelerà nella prossima stories. Quasi tutti abbiamo scoperto l’Afghanistan. Dolore, rabbia, invito a seguire quei giornalisti che raccontano l’esodo tremendo dal loro telefono, tanto di cappello a quegli influencer che sensibilizzano il popolo. Raccolte fondi, swipe up per donare. Poi di nuovo Marzamemi, la spazzatura di Noto, le denunce di Selvaggia Lucarelli in Sicilia. Il rientro in città, il freddo, la canottiera.

Qualcuno mi ha chiesto se siamo stati in vacanza, quest’anno. L’assenza di stories con sfondo di mare cristallino deve essersi fatta notare. Il paradosso è che quello che non vediamo nel telefono (o meglio nei social, che frequentiamo con somma indolenza) non esiste, mentre quello che lì vediamo ci sommerge fino a diventare irrilevante. Dice: devi seguire le persone giuste, quelli che hanno qualcosa di interessante da dire. Dico: realmente qualcosa può emergere dal mucchio per restare? Davvero sentir parlare di Afghanistan o di letteratura può trasformare in produttivo il nostro scrolling compulsivo sul water o sul tram? Dicono che sono la solita cinica. Però ammetto che Marzamemi è bellissima e gli spaghetti con le vongole una bontà.

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