venerdì 22 agosto 2008

L'esame di coscienza


nuovi dei
Inserito originariamente da lyonora

L'estate tecnologica (degli altri) è cominciata prima dei caldi. Tutto un rincorrersi di "non sai chi ho trovato su facebook". Si va dai fidanzatini delle elementari, ai flirt estivi (per chi ne conosce ancora il nome), ai compagni di università. L'entusiasmo dilaga al vedere le foto truffaldine (sono tutti fighissimi, su facebook e in chat) di quei reperti dissepelliti dalle magnifiche novità della tecnologia. Email, cellulare (pure con gli mms da qualche mese), blog, chat. Io credevo di essere al passo coi tempi e invece oggi se non hai un facebook (non chiedetemi cosa sia) non sei nessuno. Cioè. Non sei nessuno per i fidanzatini delle elementari. Si potrebbe argomentare che se una persona la si è dimenticata e persa di vista evidentemente non era così fondamentale nella nostra vita. Ma la cosa non finisce qui. Pure con il vicino di scrivania ci si può e ci si deve incontrare su Facebook e parlare in chat. E io lo so che non dovevo infilarmi in questo argomento, che sono bastate una manciata di righe per farmi sentire l'anziana retrograda che ero prima delle vacanze. Adesso che l'abbronzatura se n'è andata, adesso che mi sono persino dovuta piegare all'onta dello scrub casalingo per evitare di perdere pezzi di pelle in giro per il mondo, adesso che le giornate si accorciano di nuovo, adesso che la lavatrice non funziona ancora e le birre in frigo stanno per finire. Proprio adesso mi dovevo fare questo esame di coscienza tecnologico. Mi sentivo come un ombrellone chiuso nella spiaggia di fine agosto quando è risuonato il trillo. Un messaggio in chat. Dall'altra parte del mondo c'era un amico (non un reperto delle scuole elementari) che mi prendeva in giro bonariamente e mi consolava come solo lui sa fare. Tutto è bene quel che finisce bene.

Nessun commento: