venerdì 29 febbraio 2008

Ricordando Lorella all'Ariston

Dal Giornale del Popolo del 29 febbraio
Pippo Baudo che dice le parolacce è come Nanni Moretti impegnato in atteggiamenti spinti. Roba che sai benissimo dover accadere ogni tanto, ma che preferisci non sapere. È un po' quel che succede con tutta la storia di Sanremo, insomma. Il periodo in cui l'ho seguito con più attenzione credo risalga ai tempi della Cuccarini. Ero alta poco più di un metro e avevo ancora degli occhiali molto poco alla moda e passavo ore a dire "Grazie Pippo" davanti allo specchio con una spazzola come microfono e le scarpe col tacco della nonna addosso. Quando i microfoni hanno iniziato ad essere attaccati ai vestiti ero già passata ai telefilm adolescenziali e avevo iniziato a snobbare il festival. Esattamente come fanno tutte quelle persone impegnate a correre per emanciparsi da una scomoda abitudine così nazionalpopolare e molto poco chic. C'è da dire poi che tutti gli anni ti capita di vederne un pezzetto e cinque minuti bastano a farti capire che facevi benissimo a stare col telecomando su altri canali. A giudicare dall'emorragia di ascolti di quest'anno tutti devono aver beccato la prima sera i cinque minuti che ho beccato io: il balletto della valletta bionda e la canzone di Anna Tatangelo. I peggio momenti di televisione della mia vita (e detto da una che sul groppone ha ormai diverse ore di reality...): ballerini scoordinati e bouquet di fiori spelacchiato per la valletta, canzone noiosissima e vestito tamarrissimo per la cantante. Il dramma è che ormai se ne sono accorti tutti, dunque giusto un paio di edizioni e il vero gesto alternativo sarà guardarlo. E come cresceranno le nostre bambine imitando la Tatangelo davanti allo specchio del bagno?

martedì 26 febbraio 2008

Sex and The City Extended Trailer

Big:"Should I buy a diamond?"
Carrie: "Oh, get me a closet"

La frase che mi trascinerà al cinema. Geniale, assoluta, a lungo attesa (come la festa di compleanno di Bilbo Baggins)


Ferrara alle Invasioni/2

Si segnala che l'insulto "milanese coi tacchi" è già un cult.

lunedì 25 febbraio 2008

Johnny Deepp e Vanessa Paradis

Qua sono alla cerimonia degli Oscar e, com'è evidente, sono meravigliosamente belli, infinitamente più eleganti di tutti gli altri. Enormemente innamorati e meant to be together, in una parola zsa zsa zsou.

domenica 24 febbraio 2008

Ferrara alle Invasioni

Questo di Ferrara alle Invasioni barbariche a presentare la lista "Aborto? No, grazie" è un grande momento di televisione che va visto, credo.

L'odore dell'acqua

La domanda del lunedì di oggi è: ma l'acqua scade? No, che non scade, ma perché se lasci una bottiglia d'acqua in ufficio il venerdì e l'annusi il lunedì mattina fa un odore tremendo? Dipende dall'acqua? Dalla bottiglia di plastica?

venerdì 22 febbraio 2008

Spropositi quaresimali

Dal Giornale del Popolo del 22 febbraio

Ho sognato che la mia estetista applicava una sovrattassa (denominata una cosa come "sovrattassa dell'ultimo momento") per chi prenotava appuntamenti un giorno per l'altro. Poi ho sognato che ero alle medie avevo un fidanzatino poco simpatico e molto adolescente e mi abbordava sull'autobus che ci riportava a casa da scuola. Sono certa che si sia trattato di un punizione onirica per tutti i propositi quaresimali disattesi dal primo giorno di formulazione. Giacché ogni proposito coincide con una crescita esponenziale della voglia di fare ciò che ci si propone di non fare, si è tentati di pensare che evitare qualunque tipo di proposito possa essere un'ottima via d'uscita e invece non è affatto vero. Io continuo a fare moltissimi propositi, sempre per quell'idea reazionaria che è meglio una vita di molte incoerenze e grandi ideali, piuttosto che un'esistenza perfetta in un giardino molto molto piccolo. Sicché svegliandomi tutta sudata e spaventata ho ricominciato imperterrita a propositare. Prima vittima (è così da quando avevo cinque anni) i dolci. Ho anche fatto il proposito di bere meno caffè. Il che certo farebbe bene anche al mio stomaco, che come quello di ogni ragazza moderna ha dei seri problemi di gastrite. Ho anche fatto il proposito di fare un po' meno shopping in queste settimane. Conosco gente che ha fatto il proposito di non fumare e ce la sta facendo. Gente che ogni tanto rinuncia alla colazione al bar. C'è gente che la vedi agire in un certo modo e dici "ecco sta facendo un fioretto o qualcosa del genere". Ora uno, assistendo a una campagna elettorale come quella italiana in cui si candida una ex concorrente del Grande Fratello a che proposito deve pensare? Quello del: ogni giorno vediamo chi spara la stronzata più grossa?

giovedì 21 febbraio 2008

Io uomo, tu commessa

La domanda del lunedì di oggi (astenersi precisini: la domanda del lunedì un mood, non un quesito legato a un giorno della settimana) è: perché l'uomo che acquista un qualunque tipo di articolo per una donna è fermamente convinto che la donna in questione sia in tutto e per tutto simile alla commessa che lo sta aiutando nell'acquisto? E perché della commessa egli si fida più che di sua madre? Esempio. Lui sa che la sua ragazza porta il 38. La commessa gli assicura che il 37,5 di quel modello va bene per una ragazza che porta il 38. Lui compra. Torna a casa e le scarpe ovviamente non vanno bene. Oppure. La sua ragazza è una 40, ma la commessa è una 44. Con che taglia di vestiti tornerà a casa lui secondo voi?

venerdì 15 febbraio 2008

San Valentino

Dal Giornale del Popolo del 15 febbraio

Secondo il classico sondaggio casalingo nessuno ci crede e nessuno festeggia. C'è sempre un libro più interessante da leggere, un mucchio di panni da stirare, uno straccio di film russo da vedere mentre il mondo di aspiranti tronisti e veline si sommerge di peluche a forma di cuore e baci Perugina. E se gli indifferenti sono una tribù tanto snob quanto affollata, le file dei nettamente contrari non sono certo sguarnite. Certo che per essere nettamente contrari occorre essere sposati o quanto meno fidanzati. L'odio per la festa di San Valentino può trasformare istantaneamente agli occhi della società una single felice in zitella senza speranza e all'inizio di quella che l'oroscopo ha incoronato "ottima annata per le single" non si può certo rischiare. Così mentre voialtri (sì, voialtri, la Ficcanaso è imparziale come una Maria de Filippi qualsiasi) vi suddividevate in queste tipologie umane rispetto a San Valentino, le lezioni di vita arrivavano ancora una volta dalle soap opera. Anzi: dalla soap opera per eccellenza, ossia Beautiful. Ieri infatti, mentre tizio comprava cioccolatini e caio appena mollato dalla fidanzata organizzava una Blockbuster night, Brooke metteva in scena l'ennesima seduzione con il sempreverde Ridge Forrester. La sempresplendida Brooke s'è apparecchiata con sottoveste di seta, candele accese, camino che arde (come sempre a Los Angeles e in piena estate). Ridge, che in questo momento ha in testa una squinzia qualsiasi (prego astenersi sostenitori di analogie tra casa Forrester e l'Eliseo), si è lasciato tentare il giusto e poi se n'è andato. Sissignori. San Valentino e lui se n'è andato. Ma lui tornerà, perché lei è Brooke e lui è Ridge e sono predestinati più di Barbie e Ken. Perché si chiama festa degli innamorati. Mica solo dei fidanzati.

lunedì 11 febbraio 2008

Bagni difficili

La domanda di questo lunedì è: perché i bagni pubblici per disabili vengono sempre associati a quelli per le donne? Astenersi battute idiote, la domanda scaturisce da una semplice osservazione: in un bagno pubblico ovviamente si tende a non appoggiarsi ai sanitari, cosa che per evidenti elementi fisici è più facile per gli uomini (che se ne stanno comunque comodi comodi in piedi), che per le donne. E allora, perché? Oh, io me lo domando ogni venerdì sera.

venerdì 8 febbraio 2008

Un Sarko d'amore

dal Giornale del Popolo dell'8 febbraio 2008

La crema anticellulite definitiva, la dieta dei tre chili in una settimana senza muovere un muscolo, una Kelly di Hermès comprata su e-bay a un terzo del prezzo, due ex fidanzati che restano ottimi amici, il bello e impossibile che si innamora del brutto anatroccolo, l'amante che diventa marito, la depilazione definitiva, il costume da bagno dimagrante, il vestito elegante e sportivo allo stesso tempo, l'indifferente che si innamora, le scarpe col tacco comode. Come se queste leggende metropolitane non fossero abbastanza, l'altro giorno il Nouvel Observateur (e non un Chi qualsiasi) ci ha rivelato che una signora cinquantenne verrebbe preferita a una top model dieci anni più giovane di lei niente meno che dal presidente della Repubblica francese. «Se torni, annullo tutto» avrebbe scritto Nicolas Sarkozy all'ex moglie Cécilia (nel frattempo ben accomodata tra le braccia di un altro) in un sms inviato pochi giorni prima di sposare Carla Bruni. Vi faranno credere che non è vero niente, oppure che lui ha perso la testa. Perché è sempre come cantava De Gregori «tutti pensarono dietro ai cappelli lo sposo è impazzito oppure ha bevuto». Rimaniamo noi a presidiare il fortino di quelli che ci credono. «Vive in un mondo suo, non ascolta, peggio, non vuole capire». Così l'entourage del presidente parla di quell'uomo incomprensibile. Pare di vederli, quelli dello staff dell'Eliseo stretti nei loro completi blu che scuotono la testa increduli. Perché è sopportabile che lui sposi una modella molto più giovane, che lo faccia nel giro di un paio di mesi, ma non lo è che la sua testa sia ancora completamente presa da quella donna più vecchia e imperfetta, vendicativa e intollerante. Lasciateli credere che è impossibile. Noi da quando Carlo ha sposato Camilla non smettiamo di tenere d'occhio ebay per aspettare la borsa di Hermès a metà prezzo.

lunedì 4 febbraio 2008

L'interrogativo

La domanda di oggi è: perché i maschi non mangiamo lo yogurt?

venerdì 1 febbraio 2008

Onde e Lecce

Dal Giornale del Popolo del 1 febbraio

Dovremmo essergli grati. Ringraziarlo e rendergli omaggio per aver portato la politica ticinese ai livelli di quelle dei nostri vicini. Insomma, parliamoci chiaro: Sarkozy con Carla Bruni e Berlusconi con cinque ragazze sulle ginocchia cosa sono di fronte al Brenno con le Nocine "on stage" sul balcone del municipio? La ficcanaso è ancora stordita, come mezzo cantone, dalle performance del sindaco che si sommano a un carnevale appena iniziato e dunque, cosa volete, qua quei due neuroni che già si incontravano ai solsitizi e agli equinozi ancora sono lì che si chiamano invano l'un l'altro come le particelle di sodio nell'acqua Lete. E quindi l'analisi deve essere rimandata a tempi futuri, meno alcolici e più riflessivi. Ai tempi in cui avremo smaltito la sbornia del Rabadan. E quella di Moccia. Si perché il cielo ha voluto che il film sbancabotteghino tratto dall'ultimo libro dell'autore più amato dagli adolescenti uscisse nelle nostre sale proprio in tempi carnevaleschi. Troppa grazia Sant'Antonio, direbbe quella santa donna sovrappeso di mia nonna. Per le serate si richiede un'organizzazione militare, un planning da corso di formazione. Occorre dividersi i compiti in quelle rare settimane in cui la società merita davvero la nostra presenza. Così l'altra sera, mentre il Brenno improvvisava le sue prove di ballo notturne, un manipolo di coraggiose si recava al cinema in pellegrinaggio per "Scusa, ma ti chiamo amore". Jeans a vita bassa per confondersi tra i teenager, cappellini sugli occhi per non frasi riconoscere da eventuali cugini/alunni brufolosi. E poi, il giorno dopo l'email alla ficcanaso rimasta a casa a presidiare il territorio. "Sai che nel film di moccia ci sono le ONDE, acronimo realizzato con le iniziali dei nomi delle quattro amiche (olli, niki eccetera). Comunque. In un momento di folle entusiasmo abbiamo partorito il nostro acronimo. Laura, Elisabetta, Chiara, Caterina, Elena. Risultato: Lecce." Ebbene sì, loro ONDE, noi LECCE.