venerdì 13 giugno 2008

Il matrimonio dell'anno

Dal Giornale del Popolo del 13 giugno
Nessuno ci ha mai veramente creduto. Squinzia, reduce di Vallettopoli, sculettatrice di Buona Domenica. Bella, ci mancherebbe. Ma in fin di conti neppure eccezionale se paragonata ai pezzi da novanta che l'hanno preceduta, come Heidi Klum e Naomi Campbell. Certo siamo a livelli di stacco di coscia che noi umani non conosciamo neppure, epperò nessuno avrebbe scommesso che sarebbe stata lei a liberarsi dell'"attuale". Da sempre ogni pulzella che si accompagni a lui per più di tre settimane e una manciata di serate billionaire si merita il titolo di "attuale fidanzata" di Flavio Briatore. Ebbene da quell'odioso aggettivo perfidamente buttato lì a memento della scadenza di un mandato con troppe aspiranti candidate è riuscita a liberarsi niente meno che Elisabetta Gregoraci. Sarà lei domani a impalmare il geometra di Cuneo. Lei ad averci costretto a eleggerlo a filosofo di fiducia facendogli pronunciare la frase: «Niente addio al celibato è una vita che li faccio». È la saga degli amori su cui nessuno avrebbe scommesso, è il marito che lascia la moglie per l'amante di sempre, è Carlo e Camilla. E lei è il nuovo mito di queste colonne. Nostro malgrado. Perché quando le foto del matrimonio saranno vendute con esclusiva milionaria a qualche rotocalco noi sospireremo dicendo che è tutto troppo billionaire, oppure troppo chic per una coppia Billionaire. Noi storceremo il nasino mentre lei, alla facciazza della schiera di criticoni, è riuscita là dove tante prima di lei hanno fallito. E non importa che per noi Briatore non sia affatto un prelibato scapolo d'oro. Non importa che, come già insuinano i maligni, lei si trasformerà soltanto da fidanzata attuale a moglie attuale. È lo sforzo che si premia qui. La dedizione. L'ardire. Lei è il mito di questa colonna. Attuale, s'intende.

Nessun commento: