venerdì 27 giugno 2008

Modelli culturali

Dal Giornale del Popolo del 27 giugno 2008

Seconda serie, primo episodio. Carrie e Mr. Big si sono lasciati per la prima volta (ne seguiranno un'altra bella manciata) e lei da brava ragazza metropolitana affronta la fase post relazione. Andare in giro, distrarsi, divertirsi e via con una serie di imperativi che non fanno che tracciare meglio i contorni della desolazione. Finisce che per distrarla (aridaje) le sue amiche (che nel telefilm sono delle vere amiche e non quelle ochette fashion victim che il film di Sex and the city ci vuole rifilare) la portano allo stadio a vedere una partita degli Yankee. I quali sono una squadra che pratica un qualche sport, che io grazie a dio non conosco. Le ragazze si presentano allo stadio con pelliccia e tacco dodici, meravigliosamente fuori posto e assolutamente incapaci di cogliere alcunchè della partita. «Miranda era una grande fan degli Yankee – dirà poi Carrie. Io ero una grande fan di qualunque posto in cui si potesse bere e fumare alle due del pomeriggio senza essere giudicati» («Miranda was a huge fan of the Yankees. I was a huge fan of being anywhere you could smoke and drink at two in the afternoon without judgment»). Credo sia questo importante riferimento culturale che mi ha spinto, l'altra sera, ad andare al concerto di Bruce Springsteen, anche se non avevo nessun lutto sentimentale da elaborare. Ho imparato che cantare a squarciagola senza sapere una parola delle canzoni, saltare come disperati addosso a illustri sconosciuti, trangugiare birre senza ritegno e cospargersi di Autan fa molto bene alla mente e rischia perfino di farti perdere un paio di etti. Lo consiglierei a tutti. E quei Mr. Big dietro l'angolo lo sappiano. Che adesso che sappiamo come elaborare il lutto possono anche tornare.

9 commenti:

Le ha detto...

Mmm.
Oh, io mi prendo il merito di averti spinta ad andare! :-)

La newyorkese ha detto...

Non avevo nessun lutto da elaborare, ma una "fuga" (mia, per qche giorno, per giunta, è che per orgoglio noi femmine ci infliggiamo autopunizioni e torture à la Guantanamo). E ho scoperto che un buon rimedio è stuzzicare il "collega" (bé, non fa esattamente il mio stesso lavoro, però meglio, non c'è competizione cerebrotica, e poi è simpaticissimo e cmq vive nel mio stesso ufficio) carino & sexy & dolce, pronto con un'occhiata a ridonarti molta autostima...che ne pensi, ficcanaso?

cuiscarpettdaverniis ha detto...

merzari direbbe: la puttansuora.
(che è il correlativo negativo della semprevergine di brizziana memoria)

la ficcanaso ha detto...

non ho capito, ovviamente. Ma penso che questa estate è difficile per tutti e ognuno si attrezza come può. Cuiscarpett che mi cita brizzi (e che brizzi!) mi commuove

cuiscarpettdaverniis ha detto...

puttansuora era un appellativo per chi "stuzzica il collega". nessuna contumelia, puro intento descrittivo. le prime due sillabe assuonano con l'insulto più vecchio del mondo ma significano il contrario esatto: qui nessuna concede nulla, né in omaggio né in affitto. si limita anzi a sventolare tale nulla sotto il naso del malcapitato, salvo essere pronta a gridare all'aggredita virtù nel caso costui concretizzi troppo.
merzari (non) le conosce e le evita, queste.

scusami se interrompo la commozione in atto con un punto di vista così retrivamente maschile.

cuiscarpettdaverniis ha detto...

una domanda del lunedì: ma spanò lo legge il tuo blog?

la ficcanaso ha detto...

Il mio manifesto è più del genere "Questa falsa divisione tra puttane e spose" (Jovanotti). se lo spano leggesse il mio blog lo scriverei nel curriculum.

La newyorkese ha detto...

Caro cuiscarpettdaverniis, scusa, ma a te chi te lo dice che "nel caso costui concretizzi troppo" io griderei all'attentata virtù? Più probabilmente sorriderei e accetterei: né suora, né puttana, sono una donna, mio caro, nn un pezzo di marmo. Saluti non polemici!

cuiscarpettdaverniis ha detto...

hai ragione, non me l'ha detto nessuno. o meglio. un'interpretazione possibile del tuo alludere a una "fuga". e l'istinto maschile, notoriamente destinato a prendere paga dall'intuito del "gentil" sesso, e proprio per questo allenato alla diffidenza. nei panni rischiosi del collega stuzzicato, l'istinto si rifugia subito nella rassicurazione della tassonomia. nei panni del blogger riducendosi il rischio, può anche concedersi qualche fantasia sulla semantica del tuo "accetterei"...

Billy's got cleats on his boots
Together they're gonna boogaloo down Broadway and come back home with the loot
It's midnight in Manhattan, this is no time to get cute
It's a mad dog's promenade
So walk tall or baby don't walk at all

(NY City Serenade, 1973)

PS per NYese: occhio a scrivere "nn", però: non so il collega, ma il duchovny di californication ti abbandonerebbe all'istante nel letto ancora caldo.

PS per bo. (1) non te l'ho mai detto? sex and the city è out, è il tempo di californication.
(2) La citazione dedicata era anche per chiarire che non ho ambizioni di injovanottimento. né potrei mai ambire a tanto, d'altronde, dopo che ieri ti ho bidonato per un pugno di minorenni maschi.