venerdì 13 marzo 2009

La cura del palinsesto

Dal Giornale del Popolo del 13 marzo
Siamo grandi ed essere malati ha smesso da un pezzo di essere quel magico momento di stanziamento nel lettone dei genitori per giorni, intorno pile di libri e telecomandi, il tempo scandito dal termometro («La febbre si misura alle 4», diceva la mamma), le televendite mattutine, le puntate di McGiver, le dosi di Beautiful e le iniezioni di trasmissioni di cronaca e gossip pomeridiane. Ai quiz preserali (ora e sempre condotti da Gerry Scotti) s'arrivava estenuati e però anche rigenerati dall'infallibile terapia del palinsesto. Stare male da adulti, o presunti tali, è una seccatura perché mancano l'inconfondibile odore del Vicks Vaporub, le incursioni dei parenti nella camera del malato, le telefonate ai compagni di scuola per essere aggiornati sui compiti, le giustificazioni per i giorni di scuola persi. L'unica cosa che non tradisce è il palinsesto. Stare un giorno a casa malati oggi (ottimo titolo per un saggio) è un'esperienza fondamentale che tutti dovrebbero compiere, uno stage nel mondo del paese reale che ogni lavoratore dovrebbe fare almeno una volta al mese. Io, per dire, ho imparato che a Uomini e Donne c'è un corteggiatore belloccio che tiene sulla corda svariate signorine (sì, il copione è lo stesso di Costantino – capostipite della genia dei tronisti – svariati anni fa) e che, grazie ai bicipiti tatuati di Fabrizio Corona e ai caftani di Marina Ripa di Meana, La Fattoria si preannuncia come la trasmisione più degna di attenzione dei prossimi mesi. È stato lì, nella più lunga manciata di ore consecutive passate a casa negli ultimi sei mesi, che ho deciso che dovrei darmi malata una volta al mese. Che poi tanto finisce che quando torni in ufficio c'è sempre un collega che ha sognato che ti licenziavi.

9 commenti:

Le ha detto...

Ahah, concordo visto che mi è capitato la settimana scorsa. Io invece ci sono rimasta male quando ho scoperto che non si vendono più termometri a mercurio – com'erano interminabili i sette minuti – ma elettronici, perché il mercurio, lei capisce, inquina. :-)

la ficcanaso ha detto...

Uh. Questo è notevole. Io, mea culpa, ho inquinato e comprato l'economicissimo mercurio, giusto poco tempo fa. Tra l'altro ho pensato che, a livello di invecchiamento e imborghesimento, comprare il termometro (io non l'ho mai comprato, prima C'ERA sempre in casa) viene dopo fare la tessera del Blockbuster e solo un attimo prima dell'abbonamento a Sky. Ecco, io il blockbuster l'ho fatto, se un giorno mi abbono a Sky abbattetemi, grazie. E consideratelo il mio testamento biologico.

Anonimo ha detto...

ahahha! io mi sono iscritta a facebook, se oso ancora far circolare miei cv abbattetemi. E consideratelo il mio testamento tecnologico.

Yuri Zivago ha detto...

ma ficc non ti hanno detto che Blockbuster è sul baratro del fallimento? è giunta l'ora di prendere a prestito decine di dvd e tenerseli quando tutto va a catafascio. Io invece, la settimana a letto, proprio quando c'era Sanremo (c'è di buon che quest'anno era meglio dello scorso...).

romsav ha detto...

accidenti ficc!!! ti ho sempre detto che ha letto è meglio starci in due, piuttosto che in cattive compagnie!!Altrimenti, anche con la febbre, è meglio lavorare!

Yuri Zivago ha detto...

ah! (così, tanto per usare una "a con l'acca" che abbia un senso...)
:)

romsav ha detto...

Che scherzi l'emozione!!!!!!!! Ahah..

Living Leaver ha detto...

Ficcanaso, ti consiglio di cominciare a usare il tuo nuovo mac per scaricare serie televisive o film da consumarsi durante questi periodi di riposo forzati.
Ovviamente per un mero motivo educativo-giornalisitco-valutativo ;)

Unknown ha detto...

"Big Bang Theory" tutta la vita. Propongo maratone da sei episodi a sera.