martedì 23 novembre 2010

Il giorno che abbiamo capito


Pass stampa, eterosessualità in vertiginoso calo, numerini per accedere per un tempo limitato al negozio e comprare un numero limitato di capi, bellissimi appendini e borsette, interessanti papillon da uomo. Betta ha visto questo per tutte noi, è andata all'inferno ed è tornata. «Neanche per un concerto si fa tutto questo», ha detto. Allora una saggia amica l'ha salvata, portandola verso un diluvio di carboidrati a colazione con cui brindare al giorno in cui abbiamo capito che il concetto di lusso democratico non è mai esistito.

1 commento:

filoderba ha detto...

merda, me la sono scordata. a pranzo vado a vedere se restano gli orecchini.