venerdì 11 marzo 2011

Il tempo delle icone

Dal Giornale del Popolo dell'11 marzo
Dice che se va avanti così ce la ritroveremo tutta un botox come Nicole Kidman, che a ogni sorriso plasticoso ci ricorda con dolore la bellezza che fu, la classe che ebbe. Una maschera di rimpianto. Dice che piuttosto è meglio non vederla più. La foto diffusa ieri e ripresa da tutti i giornali in cui Kate Moss sfila praticamente in mutande per Louis Vuitton ha sollevato interrogativi etici e morali, tali da indurre più d'una persona a compilare anzitempo il proprio testamento estetico. Il fatto è che Vuitton in occasione della settimana della moda parigina ha fatto sfilare delle vecchie glorie delle passerelle, nomi come Naomi Campbell e Kate Moss, per l'appunto. Il fatto che quest'ultima si sia presentata in scena con la sigaretta in bocca e il fatto che dai suoi shorts uscisse della pelle in più (la parola grasso qui non viene pronunciata), ha scatenato i maligni e preoccupato i fan. Addirittura il Corriere della Sera (sì, lo stesso giornale che ogni due per tre ci ammorba con battaglie contro l'anoressia e ogni paio d'anni sfodera una bella paginata sul ritorno della bellezza morbida) definiva Kate Moss «un po' appesantita». Noi non ci soffermeremo su queste definizioni, anche se siamo morettianamente certi dell'importanza delle parole, perché la questione ancora una volta muove dalla cronaca e la supera. Al giorno d'oggi, col mondo così a corto di punti di riferimento estetici e perciò etici, si può ancora avere fede nelle icone di bellezza? La vera verità è che a vent'anni vogliamo tutti morire a trenta per non invecchiare, poi man mano l'asticella si porta fino a 35, 40, 45. La verità è che quando ti trovi di fronte una persona impresentabile dai subito di gomito agli amici: «Oh, mi raccomando; se divento così abbattimi». Poi però è sempre meglio una dea appesantita che una dea che non c'è più. Ecco, però se cominciamo a rivalutare la bellezza interiore sopprimete questa rubrica.

4 commenti:

Luca ha detto...

io non sono contrario alla bellezza interiore è solo che non ho niente con cui metterla

Le ha detto...

e anche "basta con la storia di apprezzare lo sforzo":

massimousai ha detto...

Riguardo la nota alla fine del tuo blog:
LA FICCANASO USA OGNI TANTO FOTO PRESE DA INTERNET E QUINDI, COME SI DICE, VALUTATE DI PUBBLICO DOMINIO. LA FICCANASO SI PREMURA DI CITARE LA FONTE, MA SE QUALCUNO AVESSE QUALCOSA DA RIDIRE NON AVRÀ CHE DA SEGNALARLO. E LA FICCANASO RIMUOVERÀ LE FOTO.

Mi permetto di dirti, in quanto fotografo, che e' vero le foto sono di dominio pubblico e se non usate a fini di lucro citare la fonte e' il giusto e corretto passo da fare. Purtroppo c'e' gente che ruba le foto per poi usarle su giornali o su website con pubblicita'.
Ne ho un'esperienza personale e devo dire che mi e' successo sempre e comunque solo dall'Italia. Dai Paesi esteri ho sempre ricevuto perfino la email per dirmi che usavano la mia foto per un blog o un servizio, e se c'era lucro mi chiedevano quanto costava usarla.
Mi sono permesso di questa nota perche' mi ha colpito che tu abbia avuto la sensibilita' di scriverlo e ti fa onore.
Ciao e scusa l'intervento non in linea con il post che hai scritto... ;)
Bel blog, ad ogni modo.. :)
Massimo

massimousai ha detto...

Riguardo la nota alla fine del tuo blog:
LA FICCANASO USA OGNI TANTO FOTO PRESE DA INTERNET E QUINDI, COME SI DICE, VALUTATE DI PUBBLICO DOMINIO. LA FICCANASO SI PREMURA DI CITARE LA FONTE, MA SE QUALCUNO AVESSE QUALCOSA DA RIDIRE NON AVRÀ CHE DA SEGNALARLO. E LA FICCANASO RIMUOVERÀ LE FOTO.

Mi permetto di dirti, in quanto fotografo, che e' vero le foto sono di dominio pubblico e se non usate a fini di lucro citare la fonte e' il giusto e corretto passo da fare. Purtroppo c'e' gente che ruba le foto per poi usarle su giornali o su website con pubblicita'.
Ne ho un'esperienza personale e devo dire che mi e' successo sempre e comunque solo dall'Italia. Dai Paesi esteri ho sempre ricevuto perfino la email per dirmi che usavano la mia foto per un blog o un servizio, e se c'era lucro mi chiedevano quanto costava usarla.
Mi sono permesso di questa nota perche' mi ha colpito che tu abbia avuto la sensibilita' di scriverlo e ti fa onore.
Ciao e scusa l'intervento non in linea con il post che hai scritto... ;)
Bel blog, ad ogni modo.. :)
Massimo