mercoledì 1 agosto 2012

Spiaggiati sull'Adriatico

Dal Giornale del Popolo del 27 luglio 
"Di straccetti come questi non se ne hanno mai abbastanza". Certe verità partorite di fronte all'offerta stagionale dei vu cumprà sono così definitive da guidarci durante tutta l'estate. Seguendo questo motto vi siete aggiudicate il vestito-pareo che vi risolverà la stagione dunque potrete passare l'ultima parte della vacanza a illustrare agli amici i sei modi diversi in cui si può indossare. Se a metà della dimostrazione vi rendete conto che ne ricordate a stento uno, non vacillate: sono i dieci euro meglio spesi della vacanza quanto meno perché sono i primi. Ne seguiranno diversi altri e probabilmente di ritorno in città vi ritroverete a contare degli straccetti informi e a ricordare le parole profetiche dell'amica: "Come può esistere un vestito taglia unica?". Ma queste sono riflessioni buone per quando i piedi tornano chiusi nelle scarpe. Adesso, con la sabbia ancora tra le dita e abbondantemente sparsa in macchina, l'unico problema dev'essere definire il galateo della spiaggia attrezzata e diffondere il verbo tra chi si trova spiaggiato sull'Adriatico insieme a voi. Si perché ogni mare ha le sue regole e le sue prioritá. Qui l'unica battaglia da non perdere è quella per l'ombrellone in prima fila, trincea indispensabile per osservare il passeggio del bagnasciuga. Solo da qui potrete insegnare ai vostri figli che quando si va al bar a pranzo ci si porta dietro una parvenza di abito perché da che mondo e mondo non si mangia in mutande. Che il costume a calzoncino aderente va proibito ai maschi che abbiano superato gli otto anni di età. Che il costume intero copre le maniglie dell'amore ma evidenzia tutto il resto. E che continuando con tali e tanti pettegolezzi da anziana signora reazionaria vi ritroverete con una borsa frigo piena di parmigiana sotto l'ombrellone.

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