venerdì 16 novembre 2012

Un'occasione per ogni abito

Dal Giornale del Popolo del 16 novembre

Ognuna ha le amiche che si merita, così ieri io e le mie ragazze di riferimento ci trovavamo in tre parti diverse del mondo. Milano, Lugano, Losanna. Tre città interessate dallo sbarco dell'ultima ed ennesima collezione firmata da un grande stilista per H&M. Quest'anno era il turno di Maison Martin Margiela. Da quando la ricorrenza è stata scoperta dalle masse noi passiamo le settimane precedenti al lancio a snobbarla apertamente e criticarla ferocemente. L'idea di mettersi in fila e sgomitare tra ventenni e quarantenni per poter strisciare le nostre carte di credito, ci pare troppo. In più da un paio di anni a questa parte esiste anche un tempo massimo di permanenza nel negozio, con il risultato che decine di ragazze si trovano a comprare in cinque minuti abiti che richiederebbero una settimana di addestramento solo per capire qual è il davanti e quale il dietro. Se nei prossimi giorni vedrete in giro per le vostre città esemplari di improbabili gonne asimmetriche, piumini che sembrano ghiaccioli al limone rovesciati, fuseaux che rifulgono come palle stroboscopiche e via dicendo, non allarmatevi. È solo l'effetto di questa follia collettiva a cui noi, che quando serve dei princìpi ce li abbiamo e li applichiamo, abbiamo deciso di opporci. Fino a che. «Passavo di qua per caso e ho visto che è proprio una buona qualità». «Sai com'è, qua non c'è tanta fila, ancora la gente non le capisce fino in fondo queste cose». «Ma sì prima o poi un'occasione per mettere questi pantaloni ce l'avrò». «A Capodanno, certo. Li metterò a Capodanno». E così, mentre i nostri armadi continuano a riempirsi di abiti per cui prima o poi avremo l'occasione giusta, evitiamo di ricordarci a vicenda che l'ultimo Capodanno ci hanno dovuto svegliare a cannonate per stappare una bottiglia di spumante. Vorrà dire che tutti quei capi li useremo come pigiama. Perché non c'è principio che non valga la pena infrangere.

1 commento:

filoderba ha detto...

com'è che era? arpia? hihihihihi.