venerdì 7 febbraio 2014

Cose da imparare fin dall'asilo

Dal Giornale del Popolo del 7 febbraio

I nostri ragazzi sono stressati. Non lo dice la nonna che fa i salti mortali per accompagnare la nipotina a danza e il nipotino a basket in tempo per prendere il cuginetto che rientra dalla lezione di musica. Siccome ogni tanto quel che il senso comune nota gli esperti certificano, è arrivata ieri Pro Juventute a dire che una delle cause del forte incremento, registrato negli ultimi anni, di giovani al beneficio di una rendita di invalidità per turbe comportamentali è dovuto allo stress cui sono sottoposti fin da piccoli per prepararsi a una carriera professionale di successo. Leggiamo queste cose con le sopracciglia aggrottate, al massimo concedendo un classico “si stava meglio quando si stava peggio”. Fino a che non sono i nostri figli e nipoti a dover andare all'asilo e allora la processione di ispezioni alle scuole e colloqui con maestre cinguettanti e in grembiule ci mette al muro. Molti di noi dell'asilo ricordano il tappeto blu, il cesto enorme di Lego, il suono dei braccialetti della maestra più grassa e simpatica che seduta dietro a una cattedra disegnava principesse bellissime per farcele colorare. L'introduzione della psicomotricità fu salutata con il sospetto e l'entusiasmo che si riservano alle cose nuove. I bambini di oggi dopo la ginnastica devono trovare il tempo per imparare le regole della strada, i colori, il ciclo dell'acqua, il peso del ghiaccio, le stagioni. Non gli resterà il tempo per fidanzarsi con dei Lego sulla testa a mo' di vischio con un bambino che l'anno dopo non si ricorderà più dell'impegno preso. O forse impareranno che i tanti impegni sono la miglior cura per un cuore spezzato. 

Nessun commento: