Da Ticino7 del 15 marzo 2019
Lo specchio inclinato, nella vita, lo abbiamo incontrato
tutte. Quelli piazzati a tradimento nei negozi sono pericolosi ma facilmente
individuabili, è negli alberghi o nelle case degli amici che si trovano quelli davvero
malefici. Ci passi davanti, hai gli stessi jeans logori di sempre, la camicetta
nuova, i capelli improponibili che non hai asciugato ieri sera. Eppure sembri
leggiadra e a tuo agio. Lo specchio inclinato slancia, restituendo una
prospettiva ingiusta e serena alla quotidianità. Nel tuo cuore sai che non è la
realtà e che passando davanti alla prima vetrina vedrai forme ben diverse. Però
in quel momento funziona perfettamente e fa incredibilmente bene.
Ecco, io penso che Beverly Hills 90210 sia stato il nostro
specchio inclinato. Pochi giorni fa la morte di Luke Perrry, il famoso Dylan della
serie, ha rivelato al mondo quanto noi quasi quarantenni facciamo fatica ad
invecchiare. Sto per usare l’espressione “la mia generazione” per la quale il
direttore dovrebbe licenziarmi, ma non trovo un modo diverso per descrivere
l’insieme di persone accomunate dalle stesse nevrosi legate, almeno
superficialmente, all’età. Guardando Dylan e Brenda guardavamo la nostra vita
come volevamo che fosse. Quella in cui il bullo della scuola (solo
apparentemente burino e insensibile) si innamora della mora. Non della bionda.
Della mora. Certo, c’è tutta un’ampia letteratura da Beautiful in su (o in giù)
che narra della bionda e della mora e del fatto che, alla fine, vince sempre la
bionda. Perché Dylan tradirà Brenda (la mora) con Kelly (la bionda reginetta
della scuola), ma resterà sempre colui che ha provato l’ardire di mettersi con
la ragazza più normale. Tutte abbiamo sognato di perdere la verginità come
Brenda al ballo della scuola con l’uomo che amava, tutte abbiamo sognato di
lasciare quell’uomo a bordo di una Porsche di fronte all’oceano con Loosing my
religion in sottofondo. La realtà, il giorno dopo, era molto diversa da quella
che noi ammiravano il giovedì sera in pigiama sul divano senza telefonino in
mano. Eppure, in quel momento ci sentivamo leggiadre e a nostro agio. Qualcuno
di noi ha persino sposato giovanotti con la fronte alta. In fondo, bastava
inclinare leggermente lo specchio.
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