venerdì 12 agosto 2011

Il sedere della Hunziker e la recessione

Dal Giornale del Popolo del 12 agosto
Abbiamo sopportato molte cose in questa estate. A cominciare dall'ennesima copertina di Vanity Fair dedicata a Barbara Berlusconi e contornata di frasi talmente misurate e di buon senso da far venire il latte alle ginocchia e rimpiangere la ruvidezza dell'altra Berlusconi, Marina. Che riesce a essere infinitamente più divertente della sorella senza spupazzarsi un calciatore. Abbiamo sopportato il topless di Sofia Loren e le didascalie entusiastiche dei giornali che sottolineavano il coraggio di scoprire il seno a settant'anni suonati. Abbiamo anche sopportato il ritorno di Sabrina Ferilli e dell'annuncio “guarda è un po' è ancora in forma”. Dunque pensavamo di essere preparate a tutto fino a che ieri il maggior quotidiano italiano non ha dedicato un terrificante trafiletto con foto al sedere di Michelle Hunziker. Vi si documentava, con tanto di immagini, che il fondoschiena della bionda showgirl è esattamente come quello di quindici anni fa. Non un cedimento, non un afflosciamento dovuto all'età. Neppure (ovviamente) l'onta della striscia di pelle bianca sotto la natica, sintomo che la carne non è abbastanza soda perché i raggi del sole arrivino fin lì ad abbronzare la pelle. Tutto levigato e perfetto come neanche i ritocchi di photoshop riuscirebbero a fare. Qui non si tratta della Hunziker (che notoriamente la ficcanaso non ama) né del Corriere della Sera che si intrattiene su un argomento del genere mentre intorno le borse impazziscono e la gente ciancia di Spread, Bund e Btp. Qui si parla del fatto che da sempre il sedere è un “memento mori” e da un giorno all'altro ci si dice, come nulla fosse, che ci sono sederi che resistono all'andare del tempo. E questo è troppo per l'estate che inaugura la recessione.

2 commenti:

cuiscarpettdaverniis ha detto...

ma basta con la borsa. più culi.

Anonimo ha detto...

Very interesting points. Thanks!

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