venerdì 5 agosto 2011

Nessuno con cui sparlare

Dal Giornale del Popolo del 5 agosto
Ed eccoci qua. Mesi e mesi a cantare l'intelligenza di non andare in ferie in agosto e ora ci siamo, finalmente. Tutti scappano dalla città e rimaniamo noi geni anticonformisti, noi che siamo partiti e tornati prima dei bollini neri sulle autostrade italiane, prima che le scuole finissero e le station wagon farcite di canotti, braccioli, canoe e ogni genere di gioco gonfiabile prendessero le vie del mare. Tra oggi e domani partiranno davvero tutti e ci lasceranno finalmente in quella pace che aspettavamo da mesi. Pure i colleghi si godranno le tanto meritate ferie e vuoi mettere quanto si sta bene in ufficio da soli? Nessuno che punta l'aria condizionata a temperature polari costringendoci alla sciarpa di lana. Alla macchinetta del caffè potremo finalmente guardare fuori dalla finestra anziché cercare argomenti di conversazione, in ascensore leggere in santa pace la targhetta che indica la capienza del mezzo senza dover per forza ascoltare quello del settimo piano che si lamenta per il brutto tempo. La portinaia farà orario ridotto perdendosi una bella fetta di affari nostri. La lavanderia fa già un orario talmente ridotto che rischia di tenersi il nostro indispensabile golfino fino a settembre inoltrato. Gli amici sono quasi tutti via, perché erano tutti d'accordissimo sul fatto che fare le ferie ad agosto fosse da cafoni, ma poi “sai è finita che eravamo da soli e stare in città è bellissimo, soprattutto adesso che arrivano i turisti, ma comunque in ufficio c'è davvero poco da fare e alla fine al mare non si sta affatto male. E insomma: ci vediamo dopo Ferragosto”. E noi qui, sole, senza nessuno a cui dire quanto sia gustoso lavorare nel mese di agosto.

1 commento:

half ha detto...

più per obbligo che per scelta, ma io son qui tutto il mese... sarà un segno?!?!