venerdì 29 luglio 2011

In morte di Amy Winehouse

Dal Giornale del Popolo del 28 luglio
Non conoscevo abbastanza Amy Winehouse per incensarla post mortem né per compatirla. Certo che avevo ascoltato Back to Black, certo che avevo sentito parlare di lei, delle sue tette fitte, dei suoi denti marci, di quella sua pettinatura meravigliosa e plastica. Amy Winehouse la conoscevamo tutti perché era un fenomeno pop come ogni tanto ne emergono ancora. Eviterò di esprimermi sul tema “era un genio oppure no” perché sarebbe come chiedere consigli per dimagrire a un obeso. Non lo so. Come me non lo sanno centinaia di persone che pure sono rimaste sconvolte da questa morte infarcita di alcool e di droga e hanno tentato di spiegarla dicendo che lei era un genio e i geni non sono come noi che paghiamo mutui e fumiamo sigarette, loro la vita la prendono a schiaffi e sono così eroici che di male di vivere ci muoiono mentre noi «compriamo tappeti etnici per sentirci giovani» come direbbe una sceneggiatura di Muccino. Di certo non basta morire da maledetti per diventare dei geni, di certo più imbecille di chi canta la poesia del morire a 27 anni in gloria al rock c'è chi farnetica di genio e sregolatezza pensando che questo squallore a cui la piccola Amy si è consegnata sia il punto più alto della sua carriera e non il suo tragico spezzarsi. Quand'ero piccola mia nonna mi portava alla settima dei morti del vicinato, che è la messa a una settimana dalla morte. Alla settima non ci si va tronfi di dolore come al funerale, ma miti e ammaccati come una settimana dopo che si è andati a sbattere contro un muro. Ci si va sperando che almeno chi se n'è andato sia in pace. Domani è la settima di Amy Winehouse. Che riposi e si diverta in pace.

4 commenti:

Le ha detto...

vedi. l'appunto sulla "settima" con così tanta delicatezza l'avresti potuto fare solo tu.

Luca ha detto...

Pezzo perfetto, la cosa migliore che ho letto sulla faccenda...mi sono permesso di linkare questo pezzo sul mio twitter e il mio facebook.

cuiscarpettdaverniis ha detto...

quoto le.

(è da lì che peschi meglio, bo, dal gallo).

EmmeBi ha detto...

Ho letto un sacco di articoli e post. Nessuno parlava di genio. Semmai di talento.