venerdì 13 aprile 2012

Lo sciacquacervello che funziona da 25 anni

Dal Giornale del Popolo del 13 aprile la terza ultima puntata della fenomenologia di Beautiful
Beautiful è a suo modo persino religioso nel credere nella risurrezione dei corpi. Certo, un po' prima dell'ultimo giorno. Bene o male sono “risorti” un po' tutti. Ridge dopo essere caduto in una fornace ardente, Taylor (madre di alcuni suoi figli e sua moglie a diverse riprese) dopo diversi incidenti, di cui uno in aereo che la fece risvegliare in un harem di uno sceicco impersonato da Kabir Bedi. Quello di ascendenze “sandokaniane” è uno dei pochi scenari esotici. Per il resto le ambientazioni sono ridotte al minimo, forse per questione di costi, forse per rassicurare le spettatrici che lo seguono con fedeltà intermittente ma passione immutata, da anni. Quindi l'ufficio di Ridge è teatro di litigi, riunioni aziendali e amplessi. Quello di Thorne (il fratello bamboccione) significativamente dislocato nello scantinato dell'azienda di moda di famiglia. Anche lo scenario della seduzione è sempre lo stesso. Candele accese, caminetto che scoppietta, lingerie sexy e l'inquadratura che sfuma quando i corpi si uniscono e lo fanno (beninteso) senza mostrare mai un centimetro di pelle più del necessario. È talmente facile e “troglodita”, come scriveva non senza un'ombra di malcelato disgusto la buona Natalia Aspesi su Repubblica qualche tempo fa, che sembra funzionare. E in effetti funziona come sciacquacervello dopo i pasti da ben 25 anni. Perché l'ultimo, grande, insegnamento di Beautiful è che non c'è cosa più geniale della frivolezza. (3. Fine)

1 commento:

filoderba ha detto...

io mi chiedo com'è che il bigottissimo gdp pubblica senza far pieghe (o ne fa?) il tuo catechismo versione beautiful. hehehe.