venerdì 6 settembre 2013

Quando cominci a spiare gli adolescenti sui bus è già troppo tardi


Probabilmente è un altro di quegli spietati rivelatori di età, come la consapevolezza che i talloni vanno idratati. Quelle scoperte o manie che ti ritrovi addosso da un giorno all'altro e ti fanno finire di diritto in una fascia umana e antropologica dove la scusa della post adolescenza non si puó più sfoderare neanche per i giustificare i traumi più irrisolti. Si sta parlando di quella sorta di istinto materno (essenzialmente culturale e non affettivo, dunque totalmente slegato dall'eventuale presenza di prole) che ti conduce ad osservare gli adolescenti sui mezzi pubblici. E ad ascoltarne i discorsi, signora mia. Perché quelli ne sanno di politica, tv e sesso più di quanto noi immaginassimo nelle ripetute sessioni amorose di Barbie e Ken che inscenavamo alla loro età. E così, appollaiati su gambe lunghissime scoperte da calzoni cortissimi (ma allora, ai nostri tempi, eravamo tutti grassi o vittime di una moda mortificante?) parlano con scioltezza di corna, amori, sotterfugi dai genitori, fughe al mare, ragazzi spezza cuore più grandi di loro e promesse di vita insieme scambiate in chat notturne e ad alto tasso di confidenza. Origliamo pensando che dovremmo preoccuparci che le nostre figlie diventino così, con problemi da adulte e cervelli da ragazzine prima che noi possiamo spiegar loro la differenza tra la french e la fish manicure. Ci pensiamo per un istante, appesi al futuro con timore e tremore come adulti qualsiasi. Finché ci accorgiamo che più preoccupante è il non avere in borsa la loro fresca follia adolescente, ma solo un'ottima crema idratante per i talloni.

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