venerdì 11 aprile 2014

Kate e il marchio dei Windsor

Dal Giornale del Popolo dell'11 aprile

Il vizio della calza color carne, da sempre il più grande ostacolo all'ammirazione incondizionata per Kate Middleton, è passato per un attimo in secondo piano. E non solo perché in primo piano c'erano le chiappe tatuate di un mahori in perizoma. Ogni giorno e photo opportunity di questo lungo viaggio dei duchi di Cambridge in visita ufficiale in Nuova Zelanda sembrano fatti apposta per farci appassionare al marchio di fabbrica dei Windsor che Kate interpreta meravigliosamente, senza alcuna sbavatura né virtuosismo da principessa ribelle, con l'affidabilità e la dedizione che ci si aspettano da una borghese coi piedi per terra che tiene ben stretto il piatto in cui mangia e lo fa con il sorriso di chi interpreta un ruolo che non le dispiace e che vive con la necessaria ironia. L'ironia che ti consente di stare di fronte a un mahori chiappe al vento con cappellino rosso e cappotto in tinta, lasciando trasparire un divertimento che mai offende il protocollo. O quella di quando, filiforme in soprabito azzurro firmato McQueen, fa una smorfia divertita di fronte al marito ormai ostaggio della caduta di capelli che inciampa davanti al flash dei fotografi. E ancora l'aplomb con cui porta in processione il grassoccio principino di otto mesi anche quando una folata di vento le alza la gonna scoprendo gambe, manco a dirlo, magrissime. E mentre scorri una fotogallery dopo l'altra capisci che Kate non si presenterà mai in giro senza calze come una qualunque socialite. Il contegno regale è garantito dalla scelta più conservatrice, necessaria anche se incondivisibile. Quella sulle calze.

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