venerdì 20 giugno 2014

La parte giusta (e bionda) della storia è una favola


Dal Giornale del Popolo del 6 giugno 
Non c'è più il principe azzurro. Noi dobbiamo ancora capire se, esattamente come i dinosauri, si è estinto o semplicemente esisteva solo nelle nostre fantasie e in qualche Jurassic Park. Nel frattempo però la notizia è che anche sognarlo non è più di moda. È quanto si apprende leggendo le riflessioni seguite all'uscita di Maleficient, il film Disney in cui Angelina Jolie è una strega cattiva enormemente più affascinante e bella della placida principessa bionda. Un film per il cui svolgimento e la cui trama il maschio, ovvero il principe azzurro, è assolutamente ininfluente. Non serve il suo bacio, il suo cavallo bianco è un mezzo di trasporto inutile. Qualche anno fa ci siamo liberate della sua necessaria avvenenza con Shrek (peraltro responsabile di una svolta pericolosissima per la popolarità del tipo umano del maschio simpatico e di contenuto), adesso possiamo farne del tutto a meno. Adesso aspettate un attimo. Prima di scomodare le serie tv e i modelli culturali, da Sex and the city in giù, che hanno fatto a pezzi la debolezza dei sessi. Prima di scuotere la testa pensando a quanto è rovesciato questo mondo in cui vivranno le nostre figlie. Prima di tutto questo pensate a Lady Oscar. Che era la più affascinante proprio perché vestita da uomo e ha iniziato a diventare una rompiscatole quando i maschi sono diventati più importanti della spada. E poi pensate al lupo cattivo. E pensate a Barbablù. E ditemi se davvero la parte “giusta” della storia non è mai stata nulla più che una favola.

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