giovedì 25 febbraio 2016

Non sarai né la prima né l'ultima


Dal Giornale del Popolo del 19 febbraio
Non sarai né la prima né l'ultima. Le nostre nonne ce lo dicevano quando ci vedevano soffrire; è un metodo di caro e vecchio buon senso quello del ridimensionamento della sofferenza e qualche volta funziona anche. Dunque, cominciamo. Non sarai certo la prima che viene mollata da uno che non la merita. Non sarai certo la prima che viene ignorata da uno che la merita. Non sarai certo la prima che partorisce. Non sarai certo la prima che sbaglia tintoria o parrucchiere (ditelo all’amica che ha chiesto il grigio e si è ritrovata canarino). Non sarai né la prima né l’ultima che lavora pur avendo dei figli piccoli. Non sarai certo la prima che rimane disoccupata. Non sarai certo la prima che quando trova un lavoro rientra a casa alle sette di sera; l’ora in cui fino a ieri sparecchiava la tavola. Non sarai certo la prima né l'ultima ragazza eternamente insoddisfatta, che rimpiange le lunghe ore al parco sempre disprezzate quando erano obbligatorie. Il punto è che non sarai né la prima né l'ultima donna incontentabile che nessun maschio capisce. E non sarai né la prima né l’ultima over trenta circondata da poco più che ventenni con jeans strettissimi, amiche del metabolismo e dalla gravità. Cresceranno anche loro e ci penserà il tempo a distinguere tra le reali bellezze e quelle avvantaggiate solo dalla data di nascita. Tu non sei né la prima né l’ultima carampana.

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