Da Ticino 7 del 17 maggio 2019
“La informiamo che la spedizione è partita”. “Il suo pacco
si trova ora nei nostri magazzini locali”. “Il suo pacco è in consegna entro la
fine della giornata”. Difficile, ormai, trovare frasi che generino un climax
più intenso e una trepidazione più pura. Alcuni di noi mettono alla prova
Amazon Prime come si farebbe con un fidanzato nuovo per testarne la dedizione.
E regolarmente rimangono deliziati nel constatare la velocità e l’efficacia nel
soddisfare qualunque tipo di voglia. Nessun corteggiamento può eguagliare il
piacere della merce in consegna, pronta per essere posseduta grazie a un misero
click e – certo – a un modesto impegno della carta di credito. So che molti di
voi hanno imparato da poco a non vergognarsi di simili sentimenti, per questo mi
duole sinceramente rattristarvi con una storia di delusione e rammarico come
quelle proverbiali dei cugini la cui epica sentimentale ci ha aiutato a
crescere.
I principi azzurri non esistono, i mariti perdono i capelli,
i figli sono degli ingrati e i pacchi spariscono. In tanti anni di onorato
servizio come consumista digitale è la prima volta. Tutto è iniziato quando la
portinaia ha vietato la consegna di pacchi personali in ufficio. Pare che a far
traboccare il vaso sia stata la goccia dell’ultimo Black Friday, quando la
buonanima non riusciva neppure ad allungare la mano verso la cornetta tanto era
sommersa dai pacchi. Da allora la pacchia è finita e ci tocca utilizzare mariti
e congiunti come prestanome.
Venerdì scorso lui era di riposo e il fattorino è arrivato.
Immaginate lo strazio di vedere la mail meravigliosa, quella de “il tuo pacco è
in consegna”, e non potere scendere a controllare in portineria. Immaginate
soprattutto il panico del giorno dopo: il sistema di tracciamento dice che il
pacco è stato ritirato. Il nome riportato è ovviamente incomprensibile e non
corrisponde ad alcuno del palazzo. Il portinaio giura: il pacco non c’è. Ti
attacchi al servizio clienti, parlare con un umano è quasi impossibile. Intanto
il pacco è da qualche parte. Dentro c’è il primo, definitivo, ordine dei
prodotti dell’Estetista cinica. La prova costume sta per venirci a prendere
sotto casa e il pacco di remise en forme è stato rubato. In spiaggia lo diremo
sorseggiando un drink: “Un fattorino crudele mi ha privato del punto vita che
mi spetta”.
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