Da Ticino7 del 17 gennaio 2020
Da ormai diversi giorni la
monarchia britannica deve fare a meno di Harry e Meghan e del loro primogenito
Archie, che il destino porterà inevitabilmente a seguire i genitori nella
scelta di rinunciare al ruolo di “senior royals”. Difficile capire cosa
significhi per gente tanto plebea da fare caso al prezzo della benzina
praticato dai distributori. Quello che sappiamo è solo che l’8 gennaio scorso i
duchi di Sussex hanno annunciato che lasceranno i loro impegni ufficiali (pur
senza rinunciare ai titoli nobiliari, almeno per ora) per avere più spazio per sé
e ottenere maggiore autonomia economica. Il che non significa certamente
espandere la propria rete su LinkedIn e consigliare banali post di conoscenti
di successo per mostrare di essere sempre sul pezzo e appetibili per il
mercato, bensì dedicarsi con maggiore dedizione alla beneficenza.
La notizia, comprensibilmente rimbalzata
su tutti i mezzi di informazione, ha alimentato le maldicenze che si rincorrono
da tempo e che parlano di distanza crescente tra Harry e William nonché di
evidente preferenza della regina per la famiglia di William e Kate. È infatti
superfluo ricordare che nell’immagine natalizia della vegliarda intenta a fare
gli auguri, solo poche e selezionatissime foto stazionavano sulla scrivania e
in nessuna c’era traccia dei membri della famiglia apparentati con l’ex attrice
americana.
Del resto, in tanti gloriosi e
faticosi anni di mestiere, la presente rubrica ha dedicato a Harry e sua
moglie, non più di poche righe. E poiché per certe persone che scrivono sui
giornali la realtà null’altro è se non un pretesto per le proprie fissazioni vi
dirò come la penso: l’unico modo perché Harry e Meghan potessero minimamente
diventare interessanti per noialtri Middletoniani di ferro era esattamente
questo. Se hai una cognata che pesa 45 kg, ha tre figli, è una borghese ma al
contrario tuo non avrà mai la colpa di essere americana né di essere stata
attrice puoi fare una e una sola cosa. Sceglierti un altro campionato, crearne
uno tuo, giocare alla zia fricchettona che gira il mondo con caftani di seta
giocando a rifiutare le convenzioni. Farti vedere giusto a Pasqua e a Natale.
L’unico modo per ottenere una foto sulla scrivania e non smaniare per averla.
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