Da Ticino7 del 3 gennaio 2020
E anche questo primo venerdì del
2020 è una conquista, traguardo impensabile in giorni di preoccupazioni
vorticose e alterne. Il tempo di digerire e andare a correre due mattine e ne
siamo usciti in maniera quasi del tutto indolore. I bambini non si sono accapigliati
pur avendo un numero di regali diversi sotto l’albero, il cavallo di Barbie ha
mantenuto alte le aspettative, la macchina fotografica funziona, lei ha fatto
buon viso agli scarponi da sci non impacchettati da lui e scelti forzosamente
insieme sacrificando la poesia al comfort; lui ha iniziato ad usare gli airpods
pericolosamente acquistati da lei. Incredibilmente è passato persino quel
momento assurdo che è il Capodanno ed eccoci qui. Gli ultimi anni Venti di cui
sappiamo qualcosa avevano Eleonora Duse e Gabriele D’Annunzio e ora spetta a
noi costruirci un immaginario all’altezza. Su Instagram e su Twitter (ebbene
sì: la ficcanaso è tra i pochi rimasti affezionati a Twitter) non mancano i
candidati destinati a fornire materiale abbondante a ciò che in questa rubrica
si fa con maggiore trasporto da sempre: rimpiangere il passato e quei tempi
terribili in cui tutto era migliore di adesso. In realtà non serve passare in
rassegna nessun profilo per arrivare alla conclusione che i nostri anni Venti
si candidano ad essere infinitamente meno fascinosi di quelli del secolo
scorso.
L’uomo che fa ridere
Bighellonando sulla rete in uno
degli ennesimi momenti improduttivi sono capitata sulla foto di una giovane,
famosa e bellissima coppia. La foto li ritrae innamoratissimi e perfetti e il
titolo dice: “He always makes me smile”. Loro sono sposati da tempo e in quella
sintesi c’è tutto, a prescindere dalle nostalgie di inizio anno. Se siamo
reduci dall’ennesimo litigio silenzioso e a senso unico ci guardiamo allo
specchio e ci domandiamo se non avessero ragione loro, da sempre, quelle che
cercavano l’uomo che le facesse ridere. Il programma dell’uomo divertente, di
certo, è socialmente molto tollerato e anche incoraggiato. I sogni di avventura
e passione di Emma Bovary ci paiono gretti e inaccettabili, mentre l’aspirazione
ad un compagno simpatico è percepita come un segno di intelligenza e di
profondità. Le amiche che in questi anni Venti vanno incontro ad anniversari di
peso si scaldano, perché il tema è sentito. Alcune si maledicono per non aver
pensato all’umorismo tempo addietro, altre sostengono che lui sia cambiato nel
corso degli ann. Tutte, oggi, cercano di ricordare cosa sia sopravvissuto alla
felicità di quegli anni Venti ideali, fatti di scelte ardite (i capelli corti,
i ragazzi ombrosi e intelligenti) e di clima ruggente (le gonne corte, le
proposte di matrimonio radicali e orgogliosamente non romantiche). I nuovi anni
Venti ci vedranno più vecchie (del resto Carla Bruni ha compiuto 52 anni e
Angelina Jolie ha accompagnato il figlio più grande al college) e forse più
consapevoli. Consapevoli che sapremo reinventare anche questi anni Venti,
rassegnandoci a non aver accanto un simpatico umorista e rimediando con una serata
particolare e divertente. Da quando è uscito Checco Zalone l’uomo non ha
bisogno di farci ridere. Basta che si sbrighi a comprare per tempo i biglietti
del cinema.
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