venerdì 18 gennaio 2013

Leggings are not pants

Dal Gdp del 18 gennaio 2013
Non ci scandalizziamo per i punkabbestia, gli anelli al naso e le orecchie traforate di orecchini. In fondo apparteniamo a quella generazione che ha iniziato a tatuarsi quando era ancora un gesto anticonformista. Però accade che gironzoliamo per il centro e vediamo queste processioni ininterrotte di ragazzine: gambe lunghissime, jeans strettissimi, capelli lisci e freschi di piastra. È da un po', insomma, che il grande tema dell'abbigliamento delle adolescenti ha fatto capolino tra i discorsi profondi di noi ragazze attempate. Noi, che siamo state adolescenti quando avere gli occhiali da nerd era una vergogna e non un vezzo modaiolo, guardiamo queste gazzelle dagli occhi da cerbiatto e non ci raccapezziamo più. Possibile che i brufoli siano passati di moda? E dove sono finiti i complessi, che noi caricavamo in spalla dal mattino presto e abbandonavamo solo la sera di fronte ai telefilm che ci avevano sognare adolescenze californiane? Oggi riflettiamo che mentre noi abbiamo trascorso coperte da abiti informi l'unico tempo in cui avevamo carni abbastanza sode da essere mostrate, queste ragazze sembrano non avere paura alcuna di mostrarsi. Vi risparmiamo la riflessione che è una sicurezza solo apparente, ma di fatto possiamo affermare che è a loro, e solo a loro, che si può perdonare per un attimo l'utilizzo di fuseaux o calze coprenti come fossero pantaloni. Per noi è troppo tardi. E parliamo a noi perché altri intendano: chi ha più di quindici anni non può recuperare il tempo perduto. Guardiamoci in faccia e diciamocelo: le magliette non sono vestiti e i leggings non sono pantaloni.

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