Simona Ventura ha cambiato stilista. Non vestirà più Dolce e Gabbana ma Alessandro dell'Acqua. La morale di questa storia è una sola, secondo me: neppure il silicone legittima l'utilizzo di vestiti da post adolescenza in donne sopra i quaranta.
Non ne faccio una questione di giudizio sul singolo stilista, ma di opportunità, di adeguatezza. Concetto che mi rendo conto essere difficile da comprendere in una società in cui non esiste più il vestito della domenica, l'obbligatorietà della calza al matrimonio, la scelta di abiti curati (e possibilmente non troppo provocanti) per l'ufficio, il divieto di andare a scuola con indumenti rotti e che non comprano parti quali il sedere.
giovedì 5 aprile 2007
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1 commento:
eh cara la mia bigottona sono d'accordo con te. in realtà non sei bigotta, credo che si tratti della cara, preziosa e quasi estinta FORMA di cui sono fan (ho buttato via il piercing). Senza arrivre a parlare di senso del pudore e della moderatezza che presuppongono coscienza di sè, dico io, basterebbe conoscere un pochino di forma e seguirla pedissequamente per non essere fuori luogo. ma dico io ci vuole tanto???? dovresti scrivere qualcosa sulla forma e sulla disciplina!
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