dal GdP del 6 luglio 2007
“E mandami una cartolina!”. Senti una frase così e ti viene in mente una scena sbiadita di Sapore di Mare. Gianni, Selvaggia (vanto un'amica rischiava di essere chiamata così in onore di quell'Isabella Ferrari adolescente), la Versilia della Capannina, i giochi in spiaggia, le gite in pedalò, gli scherzi sotto il sole fino alla malinconia da ombrelloni vuoti e lettini ripiegati su se stessi come la stagione che volge al termine. Un annetto fa stavo partendo per non so dove quando mia sorella mi gridò dietro “mandami una cartolina”. La guardai dall'alto del mio iPod e del mio cellulare con fotocamera dicendo “mioddio, che arretrata!”. E però ancora una volta galeotto fu l'ostentato disprezzo. Il tarlo delle cartoline è incominciato, anzi ricominciato, esattamente lì. Sarà l'estate incipiente e le vacanze lontane, ma mi è presa una nostalgia canaglia peggio di quella per i cartoni animati e i panini col burro e lo zucchero. La nostalgia di quelle vacanze e gite scolastiche per cui si partiva con walkman e foglio con gli indirizzi degli amici e si tornava con le cartoline scritte e affrancate ma non spedite per pigrizia. Così ho ricominciato. A mandarle, dico. E socialmente, giuro, non è stato facile. La gente, quando vede che hai impiegato almeno dieci minuti per scegliere la cartolina, affrancarla, scarabocchiare un saluto e spedire, anziché i canonici trenta secondi per i 160 caratteri di un sms, magari con la foto, ti guarda malissimo. Sempre pensando che 'sto gusto per le cose vecchie tradisce sbavature reazionarie e poco democratiche e soprattutto, ed è questo il vero peccato, tempo da perdere a palate. Dunque, ora, voi avete tutto il tempo che volete per decidere se è una cosa retrò, e quindi figa, oppure polverosa, dunque vecchia. Quanto a me devo raccogliere gli indirizzi prima di partire. Non è mai troppo presto, signora mia!
venerdì 6 luglio 2007
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1 commento:
assolutamente retrò, cioè figo...mandami una cartolina da Cuba per favore!!!
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