venerdì 15 febbraio 2008

San Valentino

Dal Giornale del Popolo del 15 febbraio

Secondo il classico sondaggio casalingo nessuno ci crede e nessuno festeggia. C'è sempre un libro più interessante da leggere, un mucchio di panni da stirare, uno straccio di film russo da vedere mentre il mondo di aspiranti tronisti e veline si sommerge di peluche a forma di cuore e baci Perugina. E se gli indifferenti sono una tribù tanto snob quanto affollata, le file dei nettamente contrari non sono certo sguarnite. Certo che per essere nettamente contrari occorre essere sposati o quanto meno fidanzati. L'odio per la festa di San Valentino può trasformare istantaneamente agli occhi della società una single felice in zitella senza speranza e all'inizio di quella che l'oroscopo ha incoronato "ottima annata per le single" non si può certo rischiare. Così mentre voialtri (sì, voialtri, la Ficcanaso è imparziale come una Maria de Filippi qualsiasi) vi suddividevate in queste tipologie umane rispetto a San Valentino, le lezioni di vita arrivavano ancora una volta dalle soap opera. Anzi: dalla soap opera per eccellenza, ossia Beautiful. Ieri infatti, mentre tizio comprava cioccolatini e caio appena mollato dalla fidanzata organizzava una Blockbuster night, Brooke metteva in scena l'ennesima seduzione con il sempreverde Ridge Forrester. La sempresplendida Brooke s'è apparecchiata con sottoveste di seta, candele accese, camino che arde (come sempre a Los Angeles e in piena estate). Ridge, che in questo momento ha in testa una squinzia qualsiasi (prego astenersi sostenitori di analogie tra casa Forrester e l'Eliseo), si è lasciato tentare il giusto e poi se n'è andato. Sissignori. San Valentino e lui se n'è andato. Ma lui tornerà, perché lei è Brooke e lui è Ridge e sono predestinati più di Barbie e Ken. Perché si chiama festa degli innamorati. Mica solo dei fidanzati.

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