La domanda del lunedì di questo venerdì sera è: si può ancora festeggiare il compleanno? No perché da queste parti una decisione va presa alla svelta... il compleanno del blog coincide con quello della Ficcanaso.
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10 commenti:
mi sono detto: aspettiamo il lunedì, il rientro in ufficio, il passaggio di qualche yuri da qualche aula di informatica...
ma invece proprio no: non ti risponde nessuno.
tutta soletta e abbandonata, cosa diavolo ti festeggi?
tu lo sai: sul nostro pianerottolo, c'è sempre un divano letto pronto ad accoglierti.
ma avrei anche potuto scrivere così:
quel giorno lì c'è quello spagnolo topogigesco che presiede quella cosa là... c'è quel centro culturale che fa una roba su pavese... dammi un motivo ancora migliore e io nella metropoli ci scendo di corsa...
(cui scarpett da verniis, e la camicia delle grandi occasioni)
interpellato rispondo: giacca e cravatta delle migliori occasioni (con anche un bel paio di scarpe "Fretzmen" in puro stile bernese) si sono fatte vedere a lungo sotto la Madunina, di recente. Ma la nostra blogghista stava ficcanasando in qualche altro dove, quindi nisba. In fondo però i compleanni si possono festeggiare anche un po' in ritardo, facendo quasi finta di dimenticarsene, come le più annoiate ereditiere del globo.
PS: consiglio Pavese (nonostante il contesto): Motta è un grande.
Certo che il compleanno deve essere festeggiato, e se te lo dice una più vecchia di te, ci devi credere. A proposito, devo ancora darti il regalo per il tuo 26esimo, quando pensi di venirtelo a prendere?
AUGURI!!
Hai festeggiato allora?
Hai festeggiato i 27 cioè...
vediamo...
la fine dell’adulaescentia romana...
infatti è l’età in cui non si è più eurogiovani, uscendo dall’onnipresente “<26”...
in cui scordati le riduzioni, sei grande, niente più binario7 (ma il solito stipendio paternalista)...
in cui... non è neanche più la prima volta che voti al senato?!...
l’età a cui il tuo conterraneo pergolesi si avviava a morire dopo aver lasciato all’umanità opere immortali...
e quella a cui morirono Jim Morrison e Kurt Cobain...
(ragazzini!)...
a cui perfino un calciatore comincia ad essere "d'esperienza"...
(ma questo chettefrega a te?)...
(ma per il maschio medio, che è sempre convinto di essere un potenziale nazionale di calcio se solo ci si mettesse, è una delle 2-3 svolte epocali della vita)...
(se è per quello sono anche gli scudetti della mia juve, dopo l'immondo stralcio giustizialinterista)...
allora diciamo l'età a cui Ecuba partoriva il suo decimo figlio, e Maria di Nazareth ritrovava il suo primogenito dodicenne tra i saggi del tempio...
la distanza fra Hey Jude e You oughta know, fra Nel blu dipinto di blu e Adesso tu...
un numero che ha la sua perfezione metafisica, perché è tre alla terza...
ma che ha anche un sottile dissonante freddo spiffero, in quella cifra dispari che iniza a penzolare, a dar di gomito verso il trenta...
un terzo esatto di 81, cioè 9 al quadrato, cioè la speranza di vita media italiana.
Quindi sei a un terzo del cammin di tua vita. Fico. Il primo terzo serve ad abituarsi a sto mondo e a sé che ci si è dentro. Adesso comincia il bello.
ciao.
g
(poi ti ritrovi alle 5:21 di un giorno da trentunenne ad aver appena finito di correggere e ti dici che non può essere già il secondo terzo, non mi sono ancora abituato. vorrà dire che vivrò 96 anni)
Io le ho fatto gli auguri per i 28, vedi un po' tu. Quindi o tutto questo sproloquio barocco finisce in una nuvola di fumo (3x3x3 però non è male...), oppure la ficcanaso è davvero nata nell'81 (3x3x3x3) e tutti i conti tornano, compreso il fatto che si sia mostrata poco entusiasta degli auguri (in anticipo di un anno) di uno stralunato Yuri. Quanto al resto, Mozart 35, Puskin 38 e Leopardi 39: siamo tutti ancora in tempo.
ops...
che dire?
...se poi ne avessi malauguratamente festeggiati 28, beh scegli tu se millantarne 27 per almeno mezzo lustro, o accettare i miei come auguri dell’anno scorso, secondo l’algoritmo di ritardo con cui sto rispondendo alla tua ultima lettera.
buona giornata a tutti, che non si sbaglia.
(qui c’è il sole fuori dal mio studio, sul camoghé, e quella tipica luce luganese biancazzurra e un po’ fredda, tersa ma non del tutto, come a ricordarci il cielo lattiginoso un po’ più a sud, e il nostro privilegio.)
Alla ficcanaso i migliori auguri sul suo blog, in ritardo (ma di persona li ho fatti in tempo!): grazie perché ci allieti sempre con i tuoi pensieri!
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