venerdì 26 settembre 2008

Coraggio

Irene si è disiscritta da Facebook. Diceva che era infernale barcamenarsi tra tutti quegli amici, quelle foto, quei contatti. E allora l'ha fatto una mattina. Ha radunato qualche byte di coraggio e ha chiuso col marchingegno. Tenendo a portata di mano il cellulare, certo. Ché tutti gli amici, vicini e lontani, non vedendoti più online magari si preoccupavano. Un giorno, due giorni. Niente. Finché lo incontra davvero uno degli amici virtuali e allora glielo dice, che l'ha fatta finita. E lui: «Ah, ecco perché nel conteggio dei miei amici ne risultava uno in meno». È che una ragazza quando fa gli atti di coraggio possiede tonnellate di incoscienza e briciole di decisione, ossia gli ingredienti necessari, ma a dosi invertite. Sicché se nessuno reagisce a quegli atti di coraggio la poveretta ci rimane male. È come fare una scenata guardandosi allo specchio o gridare al vento contro le ingiustizie andando in motorino. È come piangere in macchina, provarsi un vestito di due taglie più piccolo, cedere alle lusinghe di qualcuno che ha smesso di farcele. Cose sacrosante fatte al momento sbagliato e nel luogo indebito. Cose che un'orfana del tempismo non dovrebbe neanche sognare. Sicché io un giorno ho preso la grande decisione di segnalare come spam un paio di indirizzi. Che liberazione, al momento di scaricare la posta non dovevo temere nessun tuffo al cuore, tutte le mail spazzatura finivano nella cartella "posta indesiderata". Solo che sai, hai visto mai, il computer non è mai un genio e magari si sbaglia, hai visto che nella cartella dei reietti ci finiscono anche importantissimi messaggi di lavoro. L'ho guardato tutto quello spam. Ho scorso con attenzione centinaia di migliaia di messaggi che promettevano una svolta nella vita sessuale di chiunque. Nessuno che ci fosse finito per sbaglio. Bè tranne quello spam geniale. Quello che prometteva formidabili vestiti di Chanel a metà prezzo. Ognuno ha lo spam che si merita.

12 commenti:

cuiscarpettdaverniis ha detto...

ficcanasata di settimana scorsa,13 commenti. questa, zero. il tuo blog
si dimostra ottimo critico. del resto, ognuno ha il blog che si merita.

la ficcanaso ha detto...

certo non so quanti blog abbiano censori inflessibili come cuiscarpett...

cuiscarpettdaverniis ha detto...

io mi porto a casa volentieri il garbato improperio (non sum dignus: censore inflessibile supera i miei meriti), ma tu riconosci anche la parte di bicchiere mezza piena. come sai in famiglia non facciamo complimenti diretti, tranne mio padre che è un donnaiolo. il tuo penultimo (anni di seria applicazione alla frivolezza) mi è piaciuto molto. la bo ai suoi migliori livelli, che ogni tanto mette lì un pilastro a dare forza a personaggio e rubrica. poi tra un pilastro e l'altro il filo può anche fare un po' di pancia, l'elettricità passa.

(per non dire che quei porci setolosi di ticinesi devono ancora dimostrare di meritare sempre solo perle -vedi il vero censore inflessibile e baffuto, all'opera due settimane fa...)

la ficcanaso ha detto...

ma io sono in effetti lusingata!

Yuri Zivago ha detto...

Caro cuiscarpett, io in genere mi regolo così: complimenti pubblici e pubblicati sul blog quando la Ficc dà il meglio di sé, altrimenti complimenti privati sull'email quando toppa come questa settimana. Lei è sempre contenta, dovresti provare anche tu questo metodo un po' ruffiano ma efficace :)

la ficcanaso ha detto...

e tu dovresti provare, anzi proverai, la mia ira. Terribile. Auguri.

la ficcanaso ha detto...

falso come la moneta.

Yuri Zivago ha detto...

suvvia, non melodrammatiziamo :)

Le ha detto...

So che il mio commento vale quanto una cicca usata... ma perché tutto questo accanimento con questa rubrica? Che ha di così terribile?

cuiscarpettdaverniis ha detto...

niente, l'ho pure riletta e mi piace. ma ci si diverte così, i critici letterari. e se qualche volta gli altri stuccati (nel senso che noi stucchevoli) se ne stanno alla larga, li capisco.

cuiscarpettdaverniis ha detto...

è così, d'altra parte, che il blog vive.

filoderba ha detto...

beh, sa fare meglio suvvia.