venerdì 14 novembre 2008

Sentimenti scontati

Dal Giornale del Popolo del 14 novembre
Dove sono nata io il pollo si compra dall'Ivana, il latte dalla Franca, le scarpe da Tony, il giornale dall'Ornella. Macelleria, supermercato, negozio di scarpe e edicola sono termini che lasciamo volentieri a chi vive in luoghi più grigi dei nostri. Quando per un motivo o per l'altro in quei luoghi più grigi ti ci trasferisci, lo sforzo è trovare nuovi nomi che assicurino il calore domestico che langue dimenticato tra gli scaffali. Avere il proprio macellaio di fiducia, insomma, è estremamente importante ed è senza dubbio il passo che dimostra l'integrazione in ambienti nuovi. Lui mostrerà con gioia di riconoscerti ogni volta che varchi la soglia e tu sarai convinta che davvero quel pezzo di arrosto è il migliore in circolazione e che lui non l'avrebbe venduto a nessun altro se non fossi entrata tu. È il migliore e lo teneva da parte proprio per te. Forse si chiama fidelizzazione del cliente, forse solo circonvenzione di essere incapace di distinguere tra vitello e vitellone. Ma ragazze come noi ci sono abituate. Perché ogni donna, anche se s'accompagna al peggio don Giovanni del quartiere, sarà sempre fermamente convinta che lei è la più amata tra le sedotte e abbandonate. Che lui, alla fin fine, il vero debole lo prova per lei. La convinzione non può essere scalfita da ore di attesa al freddo, né da decine di appuntamenti saltati, né da telefonate sporadiche, neppure da cene rimasta sullo stomaco o da bugie raccontate con credibilità massima. Almeno fino a che non compaia un pezzo di arrosto migliore.

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