venerdì 27 novembre 2009

L'onore dei soldi

Dal Giornale del Popolo del 27 novembre
È un'enormità. Scuotiamo la testa davanti alla macchinetta del caffè, ognuno a immaginare l'effetto tornado che avrebbe una cifra del genere sui mutui trentennali che ci sopravviveranno. Certo che non c'è prezzo per una donna tradita. Certo che non c'è un colpo troppo basso da assestare a un uomo fedifrago. Certo che bisogna portargli via la pelle a morsi a un marito da cui si divorzia. Certo che bisogna attaccarsi all'ultimo bicchiere della vetrinetta della sala da pranzo, perché è una questione di principio (cosa non lo è tra un uomo e una donna, in fondo) e chissenefrega se alla fine la sera resteremo da sole circondate da princìpi e bicchieri ma senza nessuno addosso a cui tirarli. Io dico che non c'è cifra troppo alta per una donna che voglia punire un uomo. Quindi se vi scandalizzate perché, come rivelava ieri il Corriere della Sera, Veronica Lario ha chiesto a Silvio Berlusconi tre milioni e mezzo di euro non è solo perché non sapete quanto costano le estetiste al giorno d'oggi, ma perché non avete mai saputo di cosa è capace una donna arrabbiata e vi auguriamo di non scoprirlo mai. Indignarsi per cotanta cifra è roba che lasciamo a chi si straccia le vesti per chi non arriva alla fine del mese dondolandosi su un paio di Ferragamo, roba che lasciamo fare ai ricchi veri. Noi provincialotte per tutto il giorno siamo state dalla parte di Veronica con la solidarietà cieca che una donna tributa soltanto a un'altra donna che sta per azzannare il maschio cattivo. L'abbiamo difesa in ogni consesso. Fino a che non ci hanno detto che la cifra richiesta è mensile. Con che cuore si possono chiedere tre milioni e mezzo di assegno di mantenimento mensile a Silvio Berlusconi quando in giro ci sono Beatrici Borromee che si spaccano le unghie in una redazione polverosa e manettara per mille e cento euro al mese?

1 commento:

cuiscarpettdaverniis ha detto...
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