a proposito. comprato ieri l'ultimo franzen. letto oggi le prime 50 pagine bene, poi bulimicamente pag. 300-500. prima impressione... rischierei un "mah".
nytimes ama milano. poi non è che sia tutto molto logico. ad esempio, dire che un negozio che ha per nome il suo indirizzo (10 c. c.) è perversamente difficile da trovare. ma d'altra parte si tratta di gente che confonde (a fondo pagina) la bandiera svizzera e la croce rossa.
Il personaggio di Nanni è divertente, alcune battute acute (quelle sulla psicanalisi), alcune scene molto divertenti (come la seduta psicanalitica del Papa e non i cardinali che giocano a pallavolo, che è alquanto scontata anche se strappa un sorriso). A parte questo resta un Papa senza arte né parte, il disagio psicologico, il dramma della libertà non esistono. Esiste solo un povero vecchietto smarrito, che dall'inizio alla fine del film non fa altro che cacciare qualche urletto. Insomma l'idea era ardita e bella, ma poi non è successo niente. Ma proprio niente. Ora basta perché sai che io odio argomentare. Franzen: dai dai dai finiscilo che ne parliamo davanti a una crescia di Pasqua. A Milano, però, prima di leggere il nytimes.
p.s. Dico a cuiscarpett: il tizio del nytimes si riferisce all'outlet di corso como 10 (che non si trova in corso como 10). Detto questo non capisco come possa non soffermarsi sull'assurdo concetto di outlet di un concept store. Ma fose cc10 non è un concept store, come io sostengo da tempo. E allora è tutto giusto.
per le scarpette (che si ostinano a non rispondere alle email...): attendo intervento libertario (nel senso franzeniano) sugli esercizidiletturaduemila. Coraggio, non siate timide (PS: chiedo scusa alla ficcanaso per l'utilizzo poco ortodosso del suo blog come telegrafo d'antan)
8 commenti:
Io saro' presto in Italia e pensavo appunto di andare a vederlo. Tutto dipendera' da quanto tempo avro' a disposizione...
dal trailer sembra carino. no?
se fosse il tema di un alunno, metterei i (...) che significano "sviluppa, motiva, argomenta". se no è un'opinione senza rischio.
non è un tema. cambierei il tag in 'ansa da opinione'.
a proposito.
comprato ieri l'ultimo franzen.
letto oggi le prime 50 pagine bene, poi bulimicamente pag. 300-500.
prima impressione... rischierei un "mah".
(ne riparleremo, magari sul blog del zivago)
completely OT:
http://travel.nytimes.com/2011/04/17/travel/17milan.html?sq=milan&st=cse&scp=1&pagewanted=all
nytimes ama milano.
poi non è che sia tutto molto logico. ad esempio, dire che un negozio che ha per nome il suo indirizzo (10 c. c.) è perversamente difficile da trovare. ma d'altra parte si tratta di gente che confonde (a fondo pagina) la bandiera svizzera e la croce rossa.
Il personaggio di Nanni è divertente, alcune battute acute (quelle sulla psicanalisi), alcune scene molto divertenti (come la seduta psicanalitica del Papa e non i cardinali che giocano a pallavolo, che è alquanto scontata anche se strappa un sorriso). A parte questo resta un Papa senza arte né parte, il disagio psicologico, il dramma della libertà non esistono. Esiste solo un povero vecchietto smarrito, che dall'inizio alla fine del film non fa altro che cacciare qualche urletto. Insomma l'idea era ardita e bella, ma poi non è successo niente. Ma proprio niente. Ora basta perché sai che io odio argomentare. Franzen: dai dai dai finiscilo che ne parliamo davanti a una crescia di Pasqua. A Milano, però, prima di leggere il nytimes.
p.s. Dico a cuiscarpett: il tizio del nytimes si riferisce all'outlet di corso como 10 (che non si trova in corso como 10). Detto questo non capisco come possa non soffermarsi sull'assurdo concetto di outlet di un concept store. Ma fose cc10 non è un concept store, come io sostengo da tempo. E allora è tutto giusto.
per le scarpette (che si ostinano a non rispondere alle email...): attendo intervento libertario (nel senso franzeniano) sugli esercizidiletturaduemila. Coraggio, non siate timide (PS: chiedo scusa alla ficcanaso per l'utilizzo poco ortodosso del suo blog come telegrafo d'antan)
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