venerdì 4 ottobre 2013

Dal Giornale del Popolo del 27 settembre
Sono le occasioni più difficili, quelle in cui il fatto di avere una discreta dose di tempo a disposizione richiede che il margine d'errore venga ridotto al minimo. Sono le occasioni in cui essere assolutamente impeccabili perché sai già cosa succederà e chi incontrerai e non c'è sorpresa da accampare come scusa per la sciatteria. Perché non sei in giro per la città con le scarpe da tennis e i capelli pinzati in testa. Non stai portando fuori la spazzatura in infradito. Non sei appena uscita a un ospedale in fiamme. Anche ammesso che ognuna di queste occasioni giustifichi l'impresentabilità di sicuro essa non può venire tollerata in una occasione fissata da tempo, in cui la buona creanza impone d'essere premeditatamente perfette. Così – dato che non sei certo una pivella – avevi programmato la parrucchiera, l'estetista, la sessione di shopping efficace ed efficiente senza distrazioni né amiche né pargoli tra un piedi. Avevi pensato a tutto prima che una concatenazione di malattie, sfortune e tempeste tropicali si abbattesse sul tuo quartiere. Così ora hai una piastra con cui improvvisare una piega, uno smalto da sistemare alla meglio e l'insistente preghiera che almeno gli altri siano ingrassati.

Nessun commento: