giovedì 5 dicembre 2013

E siccome è facile incontrarsi anche in un grande social network...

Dal Giornale del Popolo del 29 novembre

L'abbiamo provata tutti quella sensazione di qualcosa che sfugge e scorre via proprio nel momento in cui pensavamo di avere le cose sotto controllo. Di certo influisce il freddo polare di questi giorni e il fatto che con le tazze di tè con cui siamo costrette a scaldarci vadano a nozze biscotti al burro e pensieri non meno ingrassanti dei biscotti. Di certo ha influito anche il fatto di aver ricevuto un messaggio di Whatsapp dalla cuginetta cui insegnavamo le filastrocche di Natale e che oggi ha una foto profilo in bianco e nero da far invidia alle modelle delle agenzie. Di certo ha influito questa sensazione di essere sull'orlo di una guerra e di affrontare, ancora, cambiamenti troppo grandi per le nostre povere ossa. Comunque, per un motivo o per l'altro, alcune di noi si sono messe a ripensarli tutti, gli uomini. E alcuni hanno foto dei figli su Facebook, altri annunciano matrimoni sobri, altri professano religioni nuove e non meno fondamentaliste di quelle di prima. Altri, semplicemente, li abbiamo sepolti talmente bene che ora fatichiamo a soddisfare curiosità resuscitate. Perché siamo donne e fiorellamannoiamente abbiamo troppa fantasia e se diciamo una bugia è una mancata verità. E così oggi, anni e figli e matrimoni dopo, pagheremmo una bella cifra per sapere se quella cena indefinibile, di cui tra poco ricorre l'ennesimo anniversario, per lui significasse qualcosa oppure no. Sono tante le domande oziose, con questo freddo. E ci scalderemmo molto rinfacciandogli che lui nemmeno se lo ricorda, l'anniversario dell'inizio del diluvio.

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