giovedì 9 aprile 2015

Alla fiera degli ammiccamenti

Dal Giornale del Popolo del 27 marzo

Alle fiere le hostess hanno sempre e ancora lo stesso ruolo: decorativo e piacevole. Il condannato chiuso in una struttura con moquette in terra e neon al soffitto per otto ore al giorno per almeno due o tre giorni ha diritto a un rancio fatto di occhioni, chiome fluttuanti e cosce in bella vista. Detto questo bisogna discutere del fatto che non esiste niente di tanto serialmente costruito per il piacere di noi donne: il che significa che di bei ragazzi, nelle manifestazioni fatte per vendere qualcosa, ce ne sono troppo pochi e di sicuro non esposti con il metodo e la visibilità che invece vengono riservati alle donne e tutto ciò che gira loro intorno. Poi bisognerebbe discutere del fatto che i leggings sono per gli anni Duemila quello che le minigonne furono per gli anni Settanta; sicché oggi nelle fiere le hostess si sentono legittimate a non mettersi la gonna ma i pantaloni. Ma soprattutto bisognerebbe discutere di quanto sia grottesco e imbarazzante questo continuo salutarsi e darsi pacche sulle spalle e fare sempre battute ammiccanti. Soprattutto quando accade tra uomini e donne di una certa età. E adesso, adesso che anche la Ficcanaso ha davvero una certa età, quella di invecchiare in maniera decorosa è una priorità. Una priorità che non vendono alle fiere.

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