giovedì 9 aprile 2015

Quando in vacanza si cercava tutto tranne il relax

Dal Giornale del Popolo del 3 aprile

Il vantaggio di essere in una zona della vita in cui i 40 si vedono senza bisogno del cannocchiale è che guardare indietro, e soprattutto farlo in compagnia, è infinitamente più bello e più divertente. Così una discussione iniziata sbuffando perché non si trova un posto dove andare in vacanza con i bambini senza sentirsi una famiglia media con station wagon e canotti gonfiabili nel baule, è finita in un amarcord sulle vacanze di tanti anni fa. Quando non si cercavano location rilassanti o tariffe convenienti, ma posti in cui divertirsi in infradito senza andare mai a dormire e in cui si chiudeva facilmente un occhio sulla pulizia della stanza e il rifornimento del minibar, se si tornava a casa con un pieno di occhi dolci da parte di qualche ragazzo, preferibilmente del posto. I vitelloni di allora ricordano le imprese di gioventù e parte dell’epica è quella di denigrare i giovani d’oggi, che non sanno offrire da bere a una ragazza senza chiederglielo prima su WhatsApp. Seguono discettazioni su come erano bravi loro e quanto erano professionali nel dedicarsi con passione e metodo a tutte le ragazze, belle o brutte. È un altro mondo e qualcuna di noi rimane perplessa, pensando a una gioventù con molti libri e molti sogni e troppo poche infradito. E resta che gli anni passano. Ma uno smeraldo è sicuramente un modo splendente per ricordarselo.

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