venerdì 29 luglio 2016

Del perché i maschi non si accorgono di nulla

Dal Giornale del Popolo del 22 luglio

"Accidenti, che tosse. Bè ma stai tranquilla: è grassa. Anche quella!”. La malcapitata racconta l’episodio come uno dei rari, rarissimi momenti, in cui il suo lui ha notato qualcosa di lei. Andiamo dal parrucchiere, spendiamo un quarto del nostro stipendio, ritorniamo bionde quando siamo partite corvine, rasate dopo essere uscite di casa con una coda di cavallo lunga fino al sedere. Andiamo dall’estetista, ci tatuiamo le sopracciglia in modo da averle sempre ordinate e sottostare ai dettami dei più rigorosi visagisti esperti di bellezza. Per non parlare di quando ci vestiamo da gran sera, finalmente fiere di avere occasioni mondane all’altezza dei nostri guardaroba. E loro? Niente. Se ci presentassimo in giro come straccione spettinate non noterebbero la differenza, si accorgono delle nostre borse-investimento solo quando sono talmente piccole da non poter contenere il loro portafoglio, il caricatore, i colori per intrattenere i bambini al ristorante, il loro telefono. Non si accorgono di niente. Eppure ogni benedetta volta glielo chiediamo: "Allora, come sto?". Ormai non ci scannerizzano neanche più alla velocità della luce per trovare le differenze; rispondo in automatico sfoderando un sorriso da professionisti: "Stai benissimo". Non si accorgono di nulla. E visto quello che ci dicono quando si accorgono di qualcosa, l'incoscienza è comunque una enorme benedizione.

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