martedì 12 luglio 2016

Le vacanze e il mio posto del cuore

Dal Giornale del Popolo del 1 luglio

Il posto dei mirtilli, il luogo segreto di ciascuno di noi che nella memoria diventa mitico. Di questo parlava la rubrica di Michele Fazioli sul GdP di sabato scorso e seguendo la discussione che ne è seguita su Facebook ho cercato nella mia memoria: ce l’ho un posto del cuore? Di sicuro le vacanze con mia nonna, quando partivamo in pullman 3/4 nipoti affidati alle sue cure per andare alla vacanza in montagna della parrocchia. Per mia sorella e mia cugina erano gli anni dei primi fidanzatini, io invece restavo attaccata alla nonna (avrà avuto poco meno di 70 anni allora) e imparavo che si può avere carattere anche in montagna e andare per sentirei con gonna di jeans e scarpe da camminata con la zeppa. L’altro ricordo sono le vacanze in Jugoslavia (ancora orgogliosamente non ex), con viaggi infiniti e un mese intero a lasciarci bruciare dal sole guardando quel mare da sogno. Poi quella vacanza assurda in cui mia sorella maggiore ha pensato bene di sfiorare la morte e io venivo rimpatriata affidata alle cure di amici e a casa ero preoccupatissima perché la mamma non tornava mai dall'ospedale e l'inizio della scuola si avvicinava senza che noi avessimo fatto la tradizionale spesa di cancelleria. Da allora in Sardegna non ci siamo mai più ritornati tutti insieme. E poi quell’altra volta in montagna, io ero già più grande, e mia mamma batteva le mani in modo ridicolo per tenere lontane le vipere dal sentiero. E noi ci vergognavamo di lei. Proprio come fanno oggi i nostri bambini quando vedono noi, sciocchi, ballare sulle note di Vorrei ma non posto

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