martedì 1 gennaio 2019

Il romando degli ex

Da Ticino7 del 14 dicembre 2018
Ai tempi di quello che mi ha spezzato il cuore con più classe e metodo, io Facebook non ce lo avevo. Scuotete pure la testa mentre vi dico che ho attivato un account anni dopo, quando – buona ultima – ho iniziato a far parte di quegli impresentabili che coi social hanno a che fare per lavoro. A quei tempi mi appendevo ai tre puntini dei suoi sms, privi di emoticon ma pieni di sadismo che a me pareva poesia. A quei tempi ogni tre settimane gonfiavo il petto dicendo che basta, non voglio più vederti, non mi servi a nulla. Poi succedeva che passavo dalle sue parti e io, modestamente, in geolocalizzazione di spezzacuori sono campionessa olimpica anche grazie a lui.
Quattro righe confuse per prendere coraggio e arrivare di schianto a dirvi che questa è una lettera aperta a tutti i nostri ex. A quelli che neppure sapevano di esserlo, a quelli che ancora non si rassegnano ad esserlo, a quelli che ci hanno dedicato canzoni incomprensibili, a quelli che per fortuna se ne sono andati. Nel sussidiario dei sentimenti che sto scrivendo la tassonomia sarà ancora più lunga e completa e soprattutto conterrà un’appendice di grandissima utilità: il diagramma di Gannt dei sentimenti in dismissione, per prevedere e pianificare le sorprese che gli spezzacuori faranno al tuo cuore nel prossimo futuro.
Sotto ai trenta, statisticamente, stanno con un'altra. Lo scopri per qualche like su Facebook e poi è un susseguirsi di dimostrazioni che con la nuova fiamma fanno tutto ciò che si rifiutavano di fare quando stavano con noi. Sopra i trenta, invece, gli ex hanno dei figli. Per qualcuno è un passo difficile da accettare, per altri invece, è il lieto fine inatteso: è arrivato qualcuno che spezzerà il cuore anche a loro. Poi gli ex si sposano e tendenzialmente questo accade in quel decennio pericolosissimo che va dai trenta ai quaranta. Superato lo shock, la maggior parte di noi si trasforma in Enzo Miccio rincoglionito dalla gelosia e sentenzia che un matrimonio così cafone non glielo avrebbe permesso mai. Prima di arrivare agli ex che muoiono, scontato ma sempre dimenticato passaggio, per alcuni ci sono passaggi imprevisti: ex che scrivono romanzi. “Vive in provincia, ha due figli, ama correre”. Ebbene, quello che a vent’anni era trasgressione, poesia, ideali duri e puri, oggi è una borghesissima quarta di copertina. Una veloce ricognizione dei social rivela che negli ultimi mesi ha passato i weekend in giro per città e paesi a promuovere quel romanzo in cui, lo stai leggendo, non c’è traccia di te. Non leggete mai il libro di un vostro ex, o saprete con certezza che vi ha dimenticate.

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