martedì 20 novembre 2007

Il buon gusto del tempo

Dal Giornale del Popolo del 16 novembre 2007

Arriviamo in ritardo. Ne hanno già parlato tutti quello che contano. D'altronde noi siamo arrivate in ritardo anche una settimana fa, quando H&M ha lanciato la collezione esclusiva di Roberto Cavalli. Sms arrivato poco dopo mezzogiorno del giorno del misfatto da una delle amiche del circolo dei discorsi seri: “Stamattina non ho avuto voglia di essere in prima linea da H&M e ora è ovunque sold out. E no, proprio non abbiamo più vent'anni”. Il giorno dopo il lancio i giornali erano pieni di foto dalla trincea: sciure bene e adolescenti in gran spolvero con la paghetta fresca di saccoccia. Tutte pronte a capelsatare orde di commessi per mettere le mani su quegl straccetti leopardati. Sì perché, Cavalli non ci poteva deludere, anche nella collezione low cost ha deciso di proporci capi discreti e da gran signore. Mi ci è voluta una settimana per elaborare il fatto che non sono riuscita a prendermi neppure un vestito. Non perché mi piacessero, ma certe cose bisogna turarsi il naso e farle lo stesso. Non si può restare indietro. Certo, mentre penso a quel che mi sono persa la mente va alla prima collezione di un grande stilista per la catena di abbigliamento svedese. Era Karl Lagerfeld e io ancora mi mangiavo le unghie e non avevo la frangetta. Ero giovane e inesperta, ma allora, per la fortuna dei principianti, ovviamente, mi assicurai capi di pregio firmati da Kaiser Karl che ancor oggi non m'abbandonano. Poi è stata la volta, non ricordo più in quest'ordine, di Stella McCartney, Viktor & Rolf e altri ancora. Ora la mia collezione si sfalda, per colpa dell'età e della pigrizia. O forse è solo un destino buono e previdente, quello che man mano che invecchiamo ci impedisce di spalmarci addosso capi maculati manco fossimo l'ultima meteorina.

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