Dal Giornale del Popolo del l'11 gennaio 2008
Tutto accade perché non c'è la scala antincendio, mentre noi siamo sempre convinte che ci sia. Il salvacondotto, la via d'uscita anche nella situazione più straziante. Si deve tutto ai film americani. Quelli che c'è il finale palesemente ingiusto in cui loro due si lasciano facendo trionfare le ragioni della ragione invece di quelle del cuore e tu sei lì sul divano che fremi, perché non può finire così. Il fatto che è un film lo capisci perché, effettivamente, non finisce così. Prendiamo Pretty Woman. Anche lasciando perdere tutto il manuale di gestione dello shopping che è comunque un lascito importantissimo di quella pellicola, il film ci permette di individuare, e anche nominare, il cosiddetto piano scala antincendio. Julia Roberts e Richard Gere si lasciano perché "non può funzionare". Lei è una prostitua, lui un grosso manager, ma soprattutto: lei vuole un principe azzurro con un cavallo bianco e lui può offrirle solo un appartamento e qualche appuntamento ogni tanto. Lasciate per favore perdere il fatto che voi direste sì all'appartamento e a un Richard Gere fidanzato a intermittenza. Dunque. I due si mollano ma poi lui capisce che lei è la sua principessa, torna indietro in limousine, va sotto la sua finestra con un mazzo di fiori (e Dio solo sa quanto noi ragazze di provincia siamo vulnerabili ai fiori) e le grida il suo amore come lei lo vuol sentire (e sottolineo "come lei lo vuol sentire"). Poi corre a salvarla usando la scala antincendio che esiste in tutti i film americani. Bacio. Sigla. Si tratta, per intenderci, di quel che accade in Notting Hill (altra pietra miliare) e non in Casablanca (motivo per cui la pellicola è vietata a noi capricciose). Capito adesso? Capito perché al "voltiamo pagina" non siamo mai capaci di crederci fino in fondo? Capito perché le finestre sono piene di sciocche ragazze alla finestra ad aspettare un mazzo di fiori per fare pace? Non siamo noi, è il cinema che ci ha disegnate così.
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