martedì 25 novembre 2008

morality show

Le lunghe notti elettorali ci facevano un baffo stamattina. Le occhiaie del post isola disegnavano sui nostri volti una fisionomia nuova. Finalmente anche noi abbiamo un cambiamento vero e pure il nostro è abbronzato, anzi: letteralmente cotto dal sole. Simona Ventura l'è andato ripetendo dall'inizio alla fine: «Vladimir tu sei una lama che entra nel burro del pregiudizio italiano». E alla fine la lama ha trionfato su Belen Rodriguez, colei che al momento dell'appello finale per convincere i telespettatori disse: «Perché devo vincere l'Isola? Ma io non devo vincere l'Isola». Certo che non doveva, lo sapevamo tutti. Lo sapevano anche gli illusi che alle 23 e qualcosa hanno iniziato a tempestare di sms il televoto in una disperata e inutile difesa dell'eterosessualità. Quelli che avvertivano un prurito reazionario quando Simona esaltava «questa finale tutta al femminile». L'occhio cadeva in basso nel bikini transgender di Luxuria, nell'indicibile presentimento che per rimettere i puntini sulle “i” (o quanto meno le concordanze al posto giusto), bastasse guardare lì, ma non è educato ce l'ha insegnato la mamma da piccoli. Ce l'ha insegnato contestualmente al “le femmine hanno la patatina e i maschi il pisellino”, ma tant'è. Luxuria ha vinto e il sol dell'avvenire oscura pure Valeria Marini, le cui chiappe hanno tracciato la parentesi più autenticamente pop dell'Isola. Siamo andati a letto nel passato e ci siamo risvegliati nel futuro. Un futuro esattamente moralista come il passato, dove piuttosto che far vincere una gnocca sfasciafamiglie si sarebbe preferito un comunista di genere ibrido.

2 commenti:

filoderba ha detto...

me c'é qualcosa alla tele che non é moralista?

Anonimo ha detto...

Ma superSimo per snocciolare queste brillanti metafore sessuali ha fatto un corso?