domenica 26 novembre 2017

Le fiabe di ieri, sono gli studi di oggi

Dal Giornale del Popolo del 20 ottobre
Dal cioccolato che fa dimagrire, passando per la ginnastica mentale che fa crescere i muscoli, fino allo studio che certifica che i figli delle mamme che lavorano sono più bravi a scuola. La funzione palliativa e rassicurante che nell’infanzia veniva ricoperta dalle fiabe che ci raccontavano gli adulti, oggi – che siamo noi adulti – viene sostituita dagli studi o dalle mirabolanti ricerche scientifiche con cui cerchiamo di sentirci meno in colpa mentre ingolliamo del cioccolato, tiriamo tardi in ufficio mentre i bambini (intelligentissimi) sono a casa e rimandiamo all’ennesimo domani la prossima sessione di corsa. Sono bugie a cui abbiamo bisogno di credere e lo facciamo con trasporto. Perché intanto, a casa, i bambini intelligentissimi stanno pensando a come fregarci. Arriviamo con le lacrime agli occhi dalla stanchezza, loro ci rimangono male. “Sai, avrei voluto piangere al lavoro ma non potevo, allora piango a casa”. “Bè, potevi piangere in macchina”, chiude la bambina rendendo necessario uno studio sul tasso di cinismo nei figli delle madri che lavorano. Genitori o nipoti che siamo non importa: le creature ci fregano sempre. Il nipote dodicenne ascoltava lo zio parlare della misericordia di Papa Francesco e della contrarietà alla pena di morte nel catechismo. Qualche ora dopo il nipote va dallo zio, con la faccia crucciata. È preoccupatissimo e lo zio spiega, con pazienza, quello che stava raccontando poco prima. «Oh, per fortuna: credevo che il Papa avesse stabilito la pena di morte per chi non va al catechismo!».



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